AMOROSO agg./s.m.

1 Pieno d'amore; indotto, motivato dall'amore.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 28.10, pag. 321: Chi vide mai così begli ochi in viso, / né sì amorosi fare li sembianti, / né boca con cotanto dolce riso?

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 352, pag. 224: Quand ella hav adorao la crox del Salvator, / Ella ex fora dra gesia plena de bon amor, / Torna davanz l'imagine dra matre del Segnor, / Rengratia la Regina con amoros fervor.

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 10, pag. 129.14: Unde, come in valor e in bellore trapassa lo Sponso vostro onni sponso del mondo, oltra d'onni mizura e onni conto passare dea vostro amoroso amore de sponsa onni altra...

[4] Stat. prat., 1295, pag. 448.22: Ancho ordinamo, p(er) memoria di quella amorosa cena nella quale (Gesù) (Cristo), maestro p(er)fectissimo, ordinò la santissima comunione del suo corpo e sangue [[...]] che tutti quelli di q(ue)sta Compagnia e regolati e d'ogni conditione che scripti siano, siano tenuti e debbiano fare cena, carità e pasqua, il giovedì santo, ciascuno anno.

[5] Poes. an. urbin., XIII, 15.42, pag. 573: Recordite, Madonna, ki si' nostra avocata / e pper li peccaturi fusti creata e nnata, / e dde te nacque Cristo per cui è vita data: / prindime ad aiutare, Vergene amorosa.

[6] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 7.12, pag. 411: Aranci e cedri, dattili e lumie / e tutte l'altre frutte savorose / impergolate sien su per le vie; / e le genti vi sien tutte amorose, / e faccianvisi tante cortesie, / ch'a tutto 'l mondo sieno grazïose.

[7] Poes. an. bologn., 1322, 4, pag. 7: Sì dolçe colpo ed amoroso may / amor en cor de so fedel non porse, / chomi nel mio.

[8] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 10, pag. 89v.21: Nel principio di questo excellentissimo stato si ghustano con mirabile divina dulcedine excessivi fervori e amorose lachryme e dilectosi languiri...

[9] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 96.12: Ma <comu> Eneas, videndu lu duluri et lu plantu ki killi fachianu, sì li consolava cum dulchi et amurusi paroli, et plangendu si girau ad Aceste et prigaulu caramenti ki tucti li fussiru accummandati.

[10] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 30, vol. 1, pag. 274.14: Così anco fu la contrizione di s. Pietro, quando dopo la negazione di Cristo, Cristo lo mirò, e in quello sguardo gli ferì il cuore, e fecelo vergognare, e piangere di un dolore amoroso, onde incontanente uscì fuori, e pianse amaramente.

[11] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.519, pag. 68: Questo con pianto e con gravosa doglia / vedere e dir mi parea dentro al sonno, / do' m'avea involto l'amorosa voglia.

[12] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 3, pag. 75, col. 2.21: Intanto apparisce la fraterna e amorosa carità quando pregano Iddio per li peccatori, i quali sono creati alla immagine del suo Padre, acciocchè seguitando Iddio regnino in gloria divina.

[13] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 18.3, pag. 45: Amico, ancora ignota la sentenza / del tuo bel canto, quando l'ebbi inteso, / m'ebbe sì d'amoroso afecto preso / ch'a ti son dato on ogni potenza.

[14] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 13, comp. 42.54, pag. 120: Cossì ligati d'amorosi vinci, / ordinaron d'andar la notte stessa / fuor dela villa alo patente busto / del re Nino robusto...

1.1 Che riguarda l'amore.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 25, parr. 1-10, pag. 113.14: E questo è contra coloro che rimano sopra altra matera che amorosa, con ciò sia cosa che cotale modo di parlare fosse dal principio trovato per dire d'amore.

[2] Mazzeo di Ricco (ed. Contini), XIII sm. (tosc.), 2.1, pag. 153: Lo gran valore e lo presio amoroso / ch'è 'n voi, donna valente, / tuttor m'aluma d'amoroso foco, / che mi dispera e fammi päuroso, / com'om ca di neiente / volesse pervenire in alto loco.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 12, pag. 228.12: Ché se a memoria si reduce ciò che detto è di sopra, filosofia è uno amoroso uso di sapienza, lo quale massimamente è in Dio, però che in lui è somma sapienza e sommo amore e sommo atto...

[4] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 5.19, pag. 18: Donque, non per me sol, m'a tua baldeçça, / dirrò del più çolivo e bel piacere / che mai mostrasse l'amorosa spera / in gentil donna fresch' et amorosa.

[5] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), D. 177.5, pag. 903: e maladico l'amorosa lima / c'ha puliti i miei motti e i bei colori / ch'i' ho per voi trovati e messi in rima, / per far che 'l mondo sempremai v'onori.

[6] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, Prologo, pag. 13.19: voi, leggendo, non troverete favole greche ornate di molte bugie, né troiane battaglie sozze per molto sangue, ma amorose, stimolate da molti disiri...

[7] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 157, pag. 709.29: onde Medea, figliuola di Oeta, re de l'isola di Colco, disiderando d'essere moglie di Iasone, per [s]congiuramenti e arte fece ardere questa Creusa. Vedi quanto poteo il furore amoroso in costei.

[8] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 15, 2.11, pag. 802: Ma ei par ch'en tua matèra nel mondo arde / l'alma col cor sol per l'altrui bellezza, / rubato pur dagli amorose darde.

[9] Botrico da Reggio, XIV (emil.>ven.), 1.12, pag. 227: Poi me condusse en via maiore altura / ove è ll'arbore d'amorosa pianta, / la cui vertute è tanta / che d'alegrezza fai beato el core.

1.2 Locuz. nom. Beveraggio, bere amoroso: filtro d'amore.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 102, pag. 197.14: E io posso bene dire che quando eglino bevettero lo beveraggio amoroso, quello fue loro dolore e ffue la loro morte per tutto tenpo dela loro vita, ni giamai non fallirae loro cotanto dolore».

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 29, pag. 105.27: Ma da poi che, per errore fue dato loro bere il beveraggio amoroso, eglino innamorarono di carnale amore; e fue lo beraggio tanto perfetto, che gli condusse a una morte.

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 198, pag. 177.15: Quando elli ave cussì bevudo lo bevere amoroso, como io ve conto, Governal, lo qual regardà lo vasselo d'arçento e que llo cognossé, devene tuto smarido.

2 [Detto dei cibi:] ricco di gusto.

[1] Ritmo cass., XIII in., 64, pag. 12: Una caosa me dicate / d'essa bostra dignitate: / poi ke 'n tale desduttu state, / quale bita bui menate? / que bidande manicate? / Abete bidande cuscì amorose / como queste nostre saporose?»

3 Sost. Chi ama, chi è innamorato.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), ball. 4.62, pag. 269: Bal[l]ata, in cortesia, / ad onta de' noiosi, / conforta li amorosi, / e di' lor c'amor sia...

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 10.20, pag. 67: E quanto d'altro più fui dolorozo, / ciascun dolor di lui, lasso!, sentendo, / tanto, dico, gioiendo, / deggio portar via più d'altr'allegressa, / poi che 'n vertù son[o] vero amorozo, / e partito d'amore, amor prendendo / e diritta sequendo / d'anima vogl[i]a, che fu inn-iscuressa, / la qual giunse gravessa, / e reformando in lei irozo male...

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 188.10, pag. 378: E quand'ella sarà a l'ostel venuta, / Sì dica a que', che nn'è sì amoroso, / Ched ella per su'amor tropp'è arguta...

[4] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 359.12: Se l'amore menoma, tosto vien meno e tardi ritorna. Amoroso sempre è timoroso. Di vera gelosia sempre cresce desiderio d'amore.

[5] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Dt 33, vol. 2, pag. 378.1: [12] E disse a Beniamin: l'amoroso di Dio Signore istà e abita sicuramente con lui; e quasi tutto dì istarà nel suo luogo secreto e delicato, e si riposerà tra le sue spalle.

3.1 Chi è amato; amante, fidanzato.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 5, ott. 33.4, pag. 393: E mentre che così dicendo andava, / giunse nel bosco per gli albori ombroso, / e con intento sguardo in quel cercava / acciò ch'Arcita trovasse amoroso...

[2] Laude cortonesi, XIV (tosc.), 66.25, vol. 1, pag. 477: Folle era lo pensiero di quello sponso / ch'era congionto col mondo gravoso, / ch'ella per lui lassasse l'amoroso, / ch'è tanto dolce chi a lui se marita.

3.2 Persona amorevole. || (Contini).

[1] Ritmo cass., XIII in., 43, pag. 11: «Frate meu, de quillu mundu bengo; / loco sejo, et ibi me combengo». / Quillu, auditu 'stu respusu / cuscì bonu d'amurusu, / dice: «Frate, sedi joso, / non te paira despectusu, / ca multu fora colejusu / tïa fabellare ad usu.

[u.r. 18.01.2018]