AMPOLLUZZA s.f.

0.1 ampolluzze, anpoluzze.

0.2 Da ampolla.

0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Piccolo contenitore per liquidi. 1.1 [Relig.] Piccola ampolla per l'uso liturgico.

0.8 Natascia Tonelli 27.08.1999.

1 Piccolo contenitore per liquidi.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 2, pag. 126.23: Ancora a prendere il sugho d'un'erba, d'una mela grana dolcie e -l sugho d'una mela grana afra, e questi sughi sieno messi in due anpoluzze di vetro ciasquno per sé, ben turate e coperte...

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 331-40, pag. 98.1: E quivi dall'una delle parti si faceva la fante stare e dall'altra aveva forse sei ampolluzze e vetro sottile e oro chico e così fatte bazzicature...

1.1 [Relig.] Piccola ampolla per l'uso liturgico.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 97, pag. 215.23: Frate Sbrilla, minacciata la ciovetta, che non starebbe più in quel luogo, fecesi dare le ampolluzze al cherico, e rifornì il calice col vino, e compieo la messa.

[u.r. 28.06.2006]