ANDRÒGINO s.m.

0.1 androgene, androgino, androginos.

0.2 Lat. androgynus (LEI s.v. androgynus).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Chi partecipa dell'uno e dell'altro sesso, ermafrodito. 1.1 Fig. Chi mostra atteggiamenti e virtù tipici dell'altro sesso.

0.8 Roberto Leporatti 18.02.2000.

1 Chi partecipa dell'uno e dell'altro sesso, ermafrodito.

[1] Gl Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 3, pag. 276.6: Lucio Cecilio Metello e Quinto Fabio Massimo Serviliano consoli, tra l'altre maraviglie fue veduto a Roma androgino, cioè uno ch'era uomo e femmina mescolato, e per comandamento degli indovini gittato in mare.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 11, pag. 211.23: E assai era manifesto a Priverno il ben avere favellato, e l'avvoltoio nel frequente mercato in una taverna essere volato, e a Sinuessa nato un fanciullo di dubbioso sesso intra maschio e femmina, i quali il volgo chiama Androginos, come nel più delle cose è più agevole il greco sermone a duplicare le parole...

1.1 Fig. Chi mostra atteggiamenti e virtù tipici dell'altro sesso.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 3, pag. 547.12: Amesia per sentenza [del pretore] colpevole, difese il piato suo per grandissimo corrimento del popolo, constringendo il giudicio Lucio Tizio pretore, seguitata tutti li movimenti e li nerbi della difensione, non solo diligentemente ma eziandio fortemente; e ne la prima azione quasi per sentenza di tutta la corte fue liberata. La quale li uomini appellavano Androgene, perchè sotto forma feminile avea et operava animo di uomo. || Cfr. Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 3, vol. 2, pag. 155 «La quali però que in furma di fimina issa purtava virili animu li homini la clamavanu la masculara».

[u.r. 05.02.2018]