ANELLO (1) s.m.

0.1 anel, anelgle, aneli, anella, anelle, anelo, anello, anellu, aniello.

0.2 Lat. anellus (LEI s.v. anellus).

0.3 Doc. savon., 1178-82: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1263; Doc. prat., 1275; Doc. fior., 1286-90, (1288); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Stat. pis., 1304; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Doc. pist., 1338.

In testi sett.: Doc. savon., 1178-82; Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Doc. venez., 1281; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.); St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Doc. perug., 1322-38; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. anello da suggellare 1.2; anello del suggello 1.2; come gemma in anello 1.1.4; come pietra in anello 1.1.4; dare l'anello 1.1.2, 1.1.3; darsi l'anello 1.1.2; dì dell'anello 1.1.1; prendere per anello 1.1.2; sotto segreto anello 1.2.1; sposa per anello 1.1.2; sposare con l'anello 1.1.2.

0.7 1 Cerchietto di metallo portato al dito per ornamento, come segno di fedeltà o dignità, come simbolo di una carica pubblica o religiosa. 1.1 Locuz. e fras. 1.2 [Usato come sigillo]. Locuz. nom. Anello del suggello, da suggellare: sigillo. 1.3 Fig. Come segno e promessa di fedeltà e dedizione. 2 Lo stesso che ditale. 3 Cerchietto ornamentale per orecchie, orecchino. 4 Oggetto a forma di cerchio, per lo più in metallo, adibito a usi diversi. 4.1 Contrassegno o sigillo apposto da un'autorità per regolamentare l'uso di un oggetto. 5 Gioco (d'azzardo).

0.8 Roberto Leporatti 06.02.2000.

1 Cerchietto di metallo portato al dito per ornamento, come segno di fedeltà o dignità, come simbolo di una carica pubblica o religiosa.

[1] Doc. savon., 1178-82, pag. 173.29: . (et) i(n) stamegna d. .xvi. (et) anello .j. d'ariento (et) d. .v., q(ue) ei trovai i(n)t(er) barril, (et) .j. tre(s)pei.

[2] Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.), 172, pag. 24: Volliot'estu anellu dare, / estu balzu adcommandare, / estu sudariu ad te lassare: / pro Deu fàlume deservare.

[3] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 722, pag. 553: Tanto per cobiticia à li penseri feli, / a cui ele pò, tole brochete o aneli, / comentre vol sì sia, vilani o meseli, / né s'ii è driti o çoti o se son laidi o beli.

[4] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 162.17: Et Anibal molto recoluto .xl. m. ne tenea in presone, con varie tormenta li occise tucti e vole homo dicere ka tre modia de anella de li romani ne mandao in Cartagine.

[5] Doc. sen., 1263, pag. 323.18: Messere Gian di Tili die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in q(uinqua)giesimo otavo (e)d avene uno anelo in guagio...

[6] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 53, pag. 292: E quand el g'av zo digio, un so anel dorao / E 'l mazo dra correza el ha insema ligao, / In una peza 'd sirigo el ha tut invoiao, / Apress zo in governo a soa dona l'á dao.

[7] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 17, pag. 243.2: Ma Annibale tre moggia d'anella mandò a Cartagine in testimonianza della sua vittoria, i quali avea tratti delle mani de' cavalieri di Roma e de' senatori, e degli altri gentili uomeni che moriro in quella battaglia.

[8] f Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 10, pag. 251.30: El fo un reis qui avea un anel d'or o' avea una pera preciosa. || Corpus OVI.

[9] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 3, pag. 66.2: E mogi d'anelli, de quelli ch'aveano li Romani che fuoro morti e presi, mandò Anibal per segno de victoria en Cartagine...

[10] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 17, pag. 143.16: Unde così fa Dio al peccatore penitente come questo padre fece al figliuolo, che lo vestitte et dielli l'anello et calsollo et diedeli lo vitello, come voi avete udito.

[11] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.269, pag. 135: Lantor quelo santo mario / l'anelo gi misse in dio / sì caro e belo e precïoso / como dexeiva a tar sposo. / La quar cossì joiosamente / se dexeá enconte[ne]nte, / trovandose l'anelo in man, / chi de l'aotri fo sovram.

[12] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 530.25: Ma sapendo che li Romani l'andavano chirendo, non volendo che Roma avesse questa gloria, succiando una pietra ch'esso legata avia in uno anello, in quel modo morio.

[13] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 142.14, pag. 103: Avegna ch'eo te senta di vertute / sì co[m]plita che 'l penser no è bello, / come quella ch'è plena di salute, / temente dico: «Lasso cativello, / or che faray se le tüe ferute / fïen doblate sol per uno anello

[14] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, osservazioni, pag. 456.5: Egli fecie fare due altre anella simile a quello di colore, ma niente valevano, e apparecchiare in uno bossolo fa l'uno, come l'altro, e chiama i figliuoli ciascheduno per sè, e donò loro l'anella per modo che ciascheduno avere lo si credeva, ma l'uno aveva il fine.

[15] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 59.8: Li quali, ià sia chò que issi vilyassiru occupati in li lur officij, non pertantu issi suffrianu que fussiru urnati di vaselli d'argentu et di anelli d'auru, a chò que per usu di cutali cosi l'auturitati di li officiali fussi plù ornata.

[16] Doc. pist., 1338, pag. 60.15: Comperamo da Buto Baldi due anella uno diamante l'altro smiraldo gostorono a piccioli fior. II d'oro e sol. XXV.

[17] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), DCXXXV, pag. 143: Chi li dava anella et chi dava denaro, / Chi li dava gerlanda et chi panni portaro; / Non se porrìa contare la gente che gabaro.

[18] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 28, parr. 1-7, pag. 414.6: Essendo consuli Paulo Emilio e Varro, combatendo a Canne, la sconfitta de' Romani fo tale che de li loro foron presi e morti tanti che le anella che portavano in dito foron xxx mogia, sì como Livio scrive nel libro De secundo bello punico.

[19] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 57.10, pag. 325: Po' volgo carta e torno a lor mogliere: / con quatro aneli vano inanelate, / che bastere' se foson cavaliere.

1.1 Locuz. e fras.

1.1.1 Locuz. nom. Il dell'anello: il giorno del matrimonio.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 2.16, pag. 118: Ma non vi lascio del dì dell'anello, / Quando si dicon le parole, c'ànno / A ffare intero il matrimon tra lloro.

1.1.2 Fras. Sposare con l'anello, prendere per anello, dare / darsi l'anello: contrarre matrimonio.

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 7.10, vol. 1, pag. 114: favellavano in lengua ebrea / in cità et in castello) / ch'è chiamata Naçarèth, / là u' la vergene naque et stette. / Sponsata era a Iosephe / secondo la legge, coll'anello.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 5, 130-136, pag. 90, col. 2.6: Salsi colui, zoè: 'l marito, lo quale la sposò cum anelle e cum gemme.

[3] Doc. fior., a. 1338, pag. 116.22: Fece la carta ser Guido Benvenuti di Porte del Duomo. E dì XI del presente mese di nove[m]bre sì le diede l'anello e menòlla: e fu in domenicha.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. V, cap. 21, vol. 1, pag. 201.10: e inteso la fama e la persona e l'altre cose d'uno nato di Soavia che avea nome Gulfo, solenni messi mandò a llui e legittimi procuratori, che intra llui e lei, avegna che non fossono presenti, i patti del matrimonio confermassono, e ratificassono il luogo ove si doveano fare le nozze; l'anello si diede al castello nobile de' conti Cinensi, avegna che oggi sia distrutto.

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X.8, pag. 681.40: non appressandomi prima a lei, sì come essa medesima può con verità testimoniare, che io e con le debite parole e con l' anello l'ebbi sposata, domandandola se ella me per marito volea: a che ella rispose di sì.

[6] Miracoli di Caterina di Iacopo, c. 1374 (fior./sen.), cap. 3, pag. 4.9: E di presente l'aparì la Vergine Maria col suo figliuolo in braccio, il quale con uno anello isposò la fanciulla, e subito sparì, e ella si ritrovò riposta in terra e tornossi in Siena e a casa sua.

[7] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 5, terz. 5, vol. 1, pag. 52: Messer, ben vorrei, / ch'avessi avuto questa mia figliuola, / e dispregiò la prima tanto, ch'ello / volgendo gli occhi alla dolce viuola, / innamorò di lei, sicchè di quello, / ch'avie promesso, non si curò nulla; / prese costei per carta, e per anello.

- Sposa per anello.

[8] A. Pucci, Madonna Lionessa, a. 1388 (fior.), Ott. 33.4, pag. 223: E, cavalcando a lato a Salamone, / il Capitan, siniscalco novello, / egli il dimanda di sua condizione, / s'egli ha donna o sposa per anello.

1.1.3 Investitura per anello, per l'anello: elezione (rif. all'elezione di un prelato).

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 96.5: In questo tempo lo imperadore Arrigo, tornando il suo cuore ad coscientia, la investitura de' vescovi e altri prelati per anello e per bastone ad Calisto papa rassegniò e concedecte...

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 232.20: e Henrico imperador, retornando a consciencia, resignà a Calixto papa la investixon deli veschovi e deli altri prelati per lo anello e per la bacheta, per la qual investixon con Pasqual papa molto aveva intendudo...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. V, cap. 28, vol. 1, pag. 212.15: Il sopradetto imperadore Arrigo fatta molta guerra a la Chiesa, e stato ancora vinto in battaglia in Lombardia da l'antidetta contessa Mattelda come fu il padre, si tornò a coscienza, e al detto papa Calisto rassegnò tutte le 'nvestiture de' vescovi e arcivescovi e abati per anella e pasturali...

- Fras. Dare l'anello: eleggere (il papa).

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 73, vol. 2, pag. 609.23: E poi si levò ritto il Bavero, e letta per lo detto vescovo in una carta il decreto che a confermazione del papa si costuma, l'appellò il detto Bavero Niccola papa quinto, e diedegli l'anello, e misegli adosso il manto...

1.1.4 Fras. Come gemma (pietra) in anello (come termine di paragone per indicare la perfetta complementarità di due elementi diversi).

[1] f Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 6, pag. 236.18: E enperò l'arma e lo corp emsemble est apelà hom, si cum est l'anel e la pera qui esta apelà anel ensemble. || Corpus OVI.

[2] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 15.8, pag. 374: E or di nòvo ho trovato un donzello / saggio, cortes'e ben ammaestrato, / che gli starebbe me' l'emperïato, / che non istà la gemma ne l'anello...

[3] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 44, pag. 59.26: A paura se reduse vergonça, la qual non è oltro ka paura de esser desonerado. E sta così ben en çovene co la pietra preciosa en uno anelo, ma en vieglo sta mal, perciò ke ello non de' far cosa de la qual li caza envergonça.

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 19, vol. 1, pag. 143.11: Onde Giuda, e ogni rio uomo così sta bene nell'Inferno, come la pietra preziosa nell'anello.

[5] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 43.1, pag. 53: Ben è la gemma posta nell'anello, / se tu sei savia come tu sei bella: / se tu diventi sua così com'ello / è divenuto tuo, ben fia la stella / giunta col sole...

[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 106, pag. 239.10: - E tuttavia mi di' villanìa, sì che io sono quella che t' ho fracido; va' domandane i cessami tuoi, se t' hanno fracido o eglino, o io, ché tu non fosti mai degno d' avermi, che maladetta sia la fortuna, ché mio padre mi potea maritare a Baldo Baldovini che serei stata con lui come gemma in anello; e poi mi diede a una bella gioia.

1.2 [Usato come sigillo]. Locuz. nom. Anello del suggello, da suggellare: sigillo.

[1] Doc. venez., 1281, 2, pag. 7.16: Eo Alesandro Novello sia fato mio testamento et pregai ser Çan Flabenigo da sainta Malgarita da far lo mio testamento segondo ke li serà dado per Paxe mia moglier scrito in J carta da mia man et segelado dello anello.

[2] Stat. pis., 1304, cap. 63, pag. 698.29: Li quali sensali debbiano avere uno anellodel suggello de la corte...

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 9, cap. 2.88, pag. 267: Ordini la badessa tra voi tutte, / Che nulla mandi lettera o ricievi, / Senza sua coscienza o volontade; / E cche nessuna ispetial sugiello / Tenga, nè anco anelda ssuggiellare.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 15, vol. 2, pag. 182.17: Ma Luciu Sylla, ià sia zò que issu non avissi lu animu a nullu scritturi, non pertantu issu se atribuiu tucta la laudi di Jugurta, quandu issu fu menatu da lu rigi Bocliu a Mariu, de guisa que issu tenia ad unu so anellu da sigillari tucta quilla tradiciuni di Jugurta.

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 15, pag. 590.14: Et avvegna che Lucio Silla non dirizzasse l'animo ad alcuno scrittore, ampoi menato preso Giugurta da Bocco re a Mario, affermò Silla in alcuna sua diceria che la laude di questa opera elli avea desiderata d'avere tutta, siccome ne li anelli che usava per sigillare aveva intagliato tutto quello tradimento.

[6] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 13.7: La qual chosa siando fatta, lo Re tollé quelle IIJ çetole, et siççellolle con lo so anello, et diedele ad Appollonio...

[7] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Dan. 14, vol. 8, pag. 110.20: E dissero i sacerdoti di Bel: ecco, noi usciremo fuori, e tu, re, riponi le cose da mangiare, e mesci il vino, e chiudi la porta, e segnala col tuo anello.

1.2.1 Fras. Sotto segreto anello: sotto sigillo (come formula epistolare).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 3, vol. 3, pag. 40.18: Data a Napoli sotto il nostro secreto anello, di II di dicembre, seconda indizione, anni MCCCXXXIII.

1.3 Fig. Come segno e promessa di fedeltà e dedizione.

[1] Sommetta, 1284-87 (fior.), pag. 196.9: Al suo karissimo padre vel çio vel frate vel nipote vel amico vel consanguineo A., P. salute, come dice di sopra de gradi de parenti od amici, con nobilità di sciençia, con militare di sciençia, con perfecta compagnia di sciençia, con audacia di fiorita sciençia, con anello di sposata sciençia...

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 10, pag. 168.13: «E io ti batezo nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo», cioè 'Io ti prendo per sposa non per me ma in nome del Padre' e c(etera), e mettegli l'anello dell'untione dell'olio santo, ché sechondo che l'anello è sengnio e sanza esso no è matrimonio, chosì quelle untioni sono in sollennitate e in sengnio di purità del matrimonio spirituale.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.220, pag. 273: Voglio oramai far canto, ché l'amor mio è nato / e hame recomparato, d'amor m'ha messo anello; / l'amor me 'ncende tanto, che 'n carne me s'è dato...

[4] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 17, pag. 142.34: Dio, in questo mondo, ai peccatori che son tornati ad penitentia dà l'anello, cioè la promessione di vita eterna, unde conferma li penitenti in isperansa et promette loro la gloria.

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 5, vol. 2, pag. 162.4: Lu primu sigillu lu quali sigillava et ocultava la Christi divinitati fu l'anellu di la desponsacioni di la matri, comu si dichissi: cunchiputu et natu di desponsata, non sirrà de virgini natu.

[6] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 39. (1375), pag. 159.3: Attendete, che 'l fuoco della divina carità ci à donato l'anello, non d'oro ma della purissima carne sua: àcci fatte le nozze questo dolcissimo Padre, e non di carne d' animale, ma del pretioso corpo suo...

2 Lo stesso che ditale.

[1] F Giordano da Pisa, Prediche, 1304-1305 (pis.>fior.): A tagliare un panno si richieggiono le forbici, non altro; ma a fare la gonnella compiuta si richieggiono anche l'ago, e l'anello, e 'l refe, e più cose. || Manni, p. 242.

[2] Doc. fior., 1311-13, pag. 86.25: et per un paio di ciesoie d. 9 tornesi piccoli; et per anella et agora et filo bianco et nero che lli mandammo per Sarcino s. due tornesi piccoli.

3 Cerchietto ornamentale per orecchie, orecchino.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 57.27: Il patrimonio suo lasciò nello studio d'Academia, e 'n due ministri, e nella patria agli Idii ch'egli adorava. Tanto oro ebbe, quanto uno fanciullo porta in uno anello nell'orechie in segno di nobiltade.

[2] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 492.16: Che dirò io quando ella piançe gramissima per bosaro danno e ella s'enfençe che li sia caçuda la piera del'anello del'orechia?

[3] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), L. 2, cap. 38, pag. 75.1: In quello rimuoverà el Signore lo ornamento de' calzari loro, e le lunette, e pendenti, e le collane e le gale e le reticelle e gli odori e gli anelli nelli orechi e le pietre pretiose pendenti in fronte...

4 Oggetto a forma di cerchio, per lo più in metallo, adibito a usi diversi.

[1] Doc. prat., 1275, 52, pag. 538.15: Be(n)cive(n)ni fabro p(er) iij anella (e) j sp(r)a[n]ga che ffece alle schodelle della trabacha (e) p(er) vij bossoli di ferro che ffece a' feristi (e) al cholmi(n)gno della trabacha (e) p(er) lo ferro (e) cerchio che ffece al feristo del padiglone, s. xvj.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 21, pag. 311.28: E può luomo ordinare la fonda del dificio dentro con anelli di ferro, fatti a modo di coretto, sì che vi si può fondare alcuno ferro rovente, il quale ferendo nell'ingegni dei nemici somigliantemete gli guasta.

[3] Doc. fior., 1286-90, (1288), pag. 298.6: It. per due libre d'aguti di tretasei in libra, s. ij e d. iiij p. It. per un anello dal chiavistello, d. v <p. It. in meza libra d'aguti, dì xiij di luglio, d. vj> p.

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 62, pag. 309.1: quando il legame che lega le legne è rotto, non è legato più; quando l'anella che ssi tengono insieme, quando si rompe l'uno, o amendue, non si tengono più; e così ti direi di molte cose.

[5] Doc. perug., 1322-38, pag. 129.39: Ancho li de(m)mo p(er) viij scancanelgle p(er) la finestra de peso lb. iij e o(n)ce viiij e iiij anelgle da corda de peso vj once, s. viij d. v.

[6] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 493.25: per tempo li mançi grievi viene a li versori, per tempo li cavalli fi amaistradi a soffrir li pigri freni; l'anello de ferro fi consumado per cotidiana usança, lo enchinado vomier se consuma per cotidiana terra.

[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 4, vol. 2, pag. 74.11: li patri di lu veglu testamentu cum li patri di lu novu, comu in lu tabernaculu di Moyses l'una cortina si iungia cum l'autra incruccata per anelli et cruckecti, l'una cortina tinia l'autra.

4.1 Contrassegno o sigillo apposto da un'autorità per regolamentare l'uso di un oggetto.

[8] Stat. pis., 1318-21, cap. 37, pag. 1105.9: inanti che cominci a caricare, sia tenuto, a pena di livre X di pisani, andare alli consuli u alcuno di loro, e dire che debbiano mandare li dicti mercatanti così electi a cercare e vedere la dicta nave e legno, e mettere l'anella come dicto òe. E se poi lo padrone della dicta nave u legno caricasse oltra le dicte anella, li dicti consuli siano tenuti di fare quello soperchio scaricare, e neentemeno togliere al padrone per pena livre X di pisani.

5 Gioco (d'azzardo).

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), Tant'aggio ardire, 29, pag. 891: So più ke fabro di martello, / so far calcina cun fornello, / ben so' biscazziere d'anello / e ruffiano di bordello / e bon sensale.

[2] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), cap. 1, pag. 8.13: Ne' giuochi degli anelli e altri giuochi, tutta la sua speranza ponea in Dio. E di questo ciò ch'ella riceveva di guadagno, e ciò ch'ell'avea in pecunia, dava a' poveri, e nulla cosa si riteneva.

[u.r. 10.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]