ANFANATORE s.m./agg.

0.1 anfanatori.

0.2 Da anfanare.

0.3 Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Chi parla troppo e a sproposito. 2 Agg.

0.8 Roberto Leporatti 23.02.2000.

1 Chi parla troppo e a sproposito.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 348.23: Rechisi alla mente chiunche legge o ode questo trattato, se mai sognò alcuno de' predetti sogni, e se mai gl'intervenne quello che questi anfanatori pertinacemente affermano; e se non, come io credo, ábbiagli per bugiardi.

2 Agg.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 19, pag. 271.11: E diceva, che tutta la virtù, la costanza, ed il pregio della gioventù de' Romani era cacciato fuori di Roma insieme con Ceso suo figliuolo: che i tribuni anfanatori, riottosi, capi di discordia, che due e tre volte erano rifatti per malvagia arte, viveano in Roma a guisa di regi. || Cfr. Liv., III, 19, 5: «loquaces seditiosos, semina discordiarum».

[u.r. 05.07.2006]