0.1 aneghitiscono, aneghittirono, anighiettire, anighittire, anneghiettìo, anneghiettita, anneghiettito, anneghittisce, anneghittita, anneghittite, annighittire, annighittirono, annighittisce, annighittisci, annighittite, annighittito.
0.2 Da neghietto.
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.).
0.7 1 Diventare torpido, impigrire (anche pron.). 1.1 Pron. Diventare torpido (per il freddo), intirizzirsi. 2 Omettere di fare qsa, trascurare, negligere. 3 Pron. Rincrescere, dispiacere.
0.8 Roberto Leporatti 27.05.2000.
1 Diventare torpido, impigrire (anche pron.).
[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 10, pag. 23.13: E avegna che voglia gran forza e richieggia gran pugna, non si dé l'uomo anighiettire, ma francamente pugnare, perché dice il Savio: «Sanza grave fatica le gran cose non si possono avere».
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 4, pag. 11.21: E i fanciulli, ingenerati e nodriti in tale maniera, quando furono cresciuti alquanto, [non s'annighittirono] a guardar le bestie e nelle stalle, ma furono prodi e visti a cacciare le bestie salvatiche...
[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 4, pag. 58.22: L'altra utilità che fanno le tentazioni si è, ch'elle fanno l'uomo sollecito ed esércitanlo, e non lo lasciano annighittire nè essere ozioso; onde lo 'nducono a vigilie, a orazioni e digiuni, e agli altri spirituali esercizi che fanno l'uomo venire a perfezione spirituale.
1.1 Pron. Diventare torpido (per il freddo), intirizzirsi.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 6, pag. 303.6: Et [se è] pigro e lussuri[o]so e lento a· ttutte le cose incorrene l'uomo poco meno in tutti ma' vizii; però che quelli che per lo molto riposo son fatti pigri non posson trovare tempo a lavorare che buono lor paia; che per lo freddo s'aneghitiscono e per lo caldo dissolvono et però si suol dire del pigro: per lo freddo è nighittoso et per lo caldo trangoscioso.
2 Omettere di fare qsa, trascurare, negligere.
[1] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 126, pag. 300.5: e sono morti i tori miei e l'uccellagioni, e tutte le cose sono apparecchiate; venite alle nozze. E eglino s'aneghittirono e andarono l'uno in villa, l'altro alla mercatanzia sua. || Cfr. Mt 22.5: «neglexerunt».
3 Pron. Rincrescere, dispiacere.
[1] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. I, pag. 425.5: E non t'anighit[t]ire di lodare la faccia sua inanzi e il piccolo piede e così l'altre cose, però che eziandio le lode de la bellezza dilettano le caste donne e alle vergini diletta d'essere belle. || Cfr. Ov., Ars am. I, 619: «Nec faciem nec te pigeat laudare capillos»; Arte Am. Ovid. (A), p. 73 «E però non esser pigro», Arte Am. Ovid. (B), p. 353 «Né non ti vergognare».
[u.r. 20.07.2006]