ANNERARE v.

0.1 anera, anerano, anerare, annera, anneran, annerano, annerare, annerassono, annerata, annerato, annerava.

0.2 Da nero.

0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

0.7 1 [Detto di una parte del corpo:] diventare o rendere nero, scurire; anche pron. 1.1 Pron. Diventare buio. 2 Fig. Macchiare, insozzare moralmente.

0.8 Roberto Leporatti 24.05.2000.

1 [Detto di una parte del corpo:] diventare o rendere nero, scurire; anche pron.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, [cap. 1], pag. 124.29: Ancora latte d'assina anera i chapegli. Ancora alchana, ghalla istenperata in olio d'uliva anera i chapelli.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. 3, pag. 332.7: Il volto s'enfia per ira, le vene si anerano per lo sangue, li occhi rilucono più crudelmente del fuoco del Gorgone.

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 20.92, pag. 379: Annerano e invecchiano ciaschuna. / Il sole e 'l vento, la fame, e lla sete, / E lla paura, e 'l fummo, e lle stufe, / E 'l lavar col vino e col ranno, / E i bangni dell'acque solforee, / E di vinaccia, e ongni lavar di mosto, / Dimagra, annera ed innaspra la pelle; / Et i bangni ove son cotte erbe calde / Arrossano e poi anneran la pelle...

1.1 Pron. Diventare buio.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 27.63, vol. 2, pag. 467: «Lo sol sen va», soggiunse, «e vien la sera; / non v'arrestate, ma studiate il passo, / mentre che l'occidente non si annera».

2 Fig. Macchiare, insozzare moralmente.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 4, pag. 30.20: O meritevoli, di simile peccato nullo potuto essere convinto! la dignitade ed innocenzia del qual peccato, quelli eziandio che accusaron, cognobbono: la quale acciò che per mescolanza d'alcuna scelleratezza annerassono, per la grandezza della dignitade hanno mentito, me avere la coscienzia con sacrilegio insozzata.

[u.r. 20.07.2006]