0.1 adnichilari, adnichilassi, adnichilata, adnichilau, anicchillata, anicchillava, anichelaraveno, anichella, anichila, anichilada, anichilando, anichilari, anichilarle, anichilata, anichilati, anichilato, anichilava, anichilla, anichilladi, anichillata, annichilando, annichilandosi, annichilare, annichilari, annichilase, annichilata, annichilato, annichilò.
0.2 Lat. tardo adnihilare (DELI 2 s.v. annichilare).
0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 3.
0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Stat. venez., Addizioni 1384-1407, [1400].
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Ridurre a nulla, annientare. 1.1 [Filos.] Ricondurre a una condizione di non-esistenza. 1.2 [Detto di un patto o una legge:] rendere nullo o inefficace, cancellare. 1.3 [Detto della fama o della potenza]. 1.4 [Detto del peccato:] estinguere, rendere senza conseguenze. 1.5 Distruggere, sterminare. 1.6 Pron. [Detto di un fiume:] perdersi nel mare. 2 [Relig.] Ridurre a nulla nell'unità divina. 3 Ridurre nell'abbrutimento (del peccato). 3.1 [Detto di Dio e di Cristo:] umiliare la propria natura divina, ridursi alla condizione umana (anche pron.).
0.8 Roberto Leporatti 05.06.2000.
1 Ridurre a nulla, annientare.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 85.38, pag. 345: Non m'ami per amore, ca 'l prezo te sta en core: / si 'l prezo ne trai fore, l'amor tuo è annichilato.
[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 04, pag. 42, col. 2.20: Et questo gli avenne: però che 'l dilecto del fuoco celestiale anicchillava la pena del fuoco materiale.
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 145.15: Alexandru, rigi di li Macedoni, anichilati et contriti li rikizzi di Dariu excellentissimi per una grandissima batalya, standu in Cilicia commu scalfatizzu per lu caluri di lu suli et eciandeu per lu scalfamentu di lu caminu, se bagnau per arifriskarssi lu corpu ad unu flumi qui avia nomu Tiduu, lu quali esti multu claru et metti capu a lu Tarson.
[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 44, pag. 191.12: E [come] i Padri se ne corrucciarono, Appio Claudio diceva che il podere de' tribuni era stato vinto l'anno dinanzi; e ora altresì, e sempre mai per l'esempio dell'anno passato. «E così la podestà de' tribuni per sua forza medesima sarà annichilata.
[5] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 17.12, pag. 43: Apri lo arcano, et spira alcun soave / sòno, che a me fie dono, a te salute: / ben sai che chiusa sempre soto chiave / anichilata è tosto ogni vertute, / e l'ocio longo fa l'opra più grave; / l'acto frequente le vertù compiute.
1.1 [Filos.] Ricondurre a una condizione di non-esistenza.
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 29, 22-36, pag. 643, col. 2.19: Che giammai. Desse intender secondo corso naturale, ma quel 'che de niente le produsse ad essere' ha possança de anichilarle al so piasere.
[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28 par. 3, vol. 2, pag. 155.32: Si l'anima di Cristu cuniunta cum la divinitati poti adnichilari a ssè et poti creari a ssè. Respondeo: Deu poti adnichilari l'anima di Cristu, ka Deu la pocti creari et Deu contingenter la cunserva et opera fora di la sua natura perzò ka li plachi...
[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7 par. 13, vol. 1, pag. 127.28: Et inperzò esti da diri ki si killu pani Deu lu adnichilassi, lu farria divintari nenti, et Deu di nenti lu purria fari killu midesmi pani.
1.2 [Detto di un patto o una legge:] rendere nullo o inefficace, cancellare.
[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 50, par. 22, vol. 1, pag. 201.19: el preço de cotale cosa sia consumato overo convertito per vitualie overo devete del vendente overo alienante overo altramente anichilato overo consumato.
[2] Stat. venez., Addizioni 1384-1407, [1400] cap. 98, pag. 408.1: honoreveli zustexieri veri, tuti tre congregadi, chasando e anichilando l'ordene soradito de ani zinque et confermando lo infrascrito, che da mo in avanti chadaun che serà stado gastoldo de l'arte di varoteri uno ano, no posa per algun muodo over inzegno eser eleto plu in lo dicto hoficio...
[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 28, vol. 6, pag. 479.17: E lo vostro patto colla morte sarà annichilato, e lo vostro patto non istarà fermo collo inferno; e la battitura allagante quanto passerà, sarete conculcati da quella.
1.3 [Detto della fama o della potenza]: venir meno.
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 19, pag. 152.13: Sapete, come più volte v'ho insegnato, le varie insidie delle demonia, ma sapete che per Cristo la loro potenzia è annichilata, sicché non sono da temere.
[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 11, 103-117, pag. 206, col. 1.9: La vostra nominanza... Vole dire che per lo tempo la nominanza s'anichella sí come lo sole è quello che delle radici fa insir l'erba...
[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 233.1: O Vergine nata della Notte, concedemi che questa fadiga sia propria, concedemi questo studio, acciò che 'l nostro onore, e la nostra fama non si parta dal luogo suo annichilata...
[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 136.4: Venesia bella a 'sto ponto abandona! / Come per l'aiere sona / enfin ora alcun segno mostrato, / anichillata fie suo gran corona / né mai più da persona / per figlio di Maria sarà chiamato; / fra tutti i cristïan' canonicato / per huomo ingrato- et arcator di moglia, / ch'a tradimento spoglia / el mondo de sì dolce e nobil sito, / ch'era tutto per lei d'oro vestito.
1.4 [Detto del peccato:] estinguere, rendere senza conseguenze.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 15, 64-81, pag. 294, col. 1.4: segue 'l Poema mostrando come apare ch'avea çà purgadi di VIJ peccà li dui, come superbia e invidia. Si richiudon. Nota che 'l peccà s'anichilla per la penitenzia.
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 22, 88-99, pag. 498, col. 2.9: Che qui 'l soccorso, çoè la vendetta; nota che la vendetta è secorso al mundo del peccà; che se non se secorresse cun le vendette, montarave tanto lo peccado che 'l furor de Deo e la soa ira anichelaraveno lo mundo, exempio in le città de Sodoma e Gomora.
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 17, vol. 1, pag. 129.3: avvengachè ciò non è possibile, perchè Dio sa tutto, ed in lui nulla cade ignoranza. E se vogliono dire che Dio seppe questo, e volle; come dunque per la fede sua sono esterminati, ed è annichilata la lor cultura?
1.6 [Detto di un fiume:] perdersi nel mare.
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 8, 58-75, pag. 189, col. 1.5: Fulgeami già , çoè io fui çà Re d'Ongaría; e denomina la detta provintia de quel fiume ch'ésse de mare della Tana, e va verso ponente in Ongaría fino in Alamania, dove se perde e annichilase.
2 [Relig.] Ridurre a nulla nell'unità divina.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 73.44, pag. 308: L'ammiranza i mette el freno a l'amor empetuuso: / 'n reverenza fase meno, non presume d'andar suso; / lo voler de Deo gli è 'nfuso, che 'l suo voler fa annichilare. / Puoi che l'omo è annichilato, nasceli occhio da vedire; / questo prezo esmesurato puoi lo comenza sentire, / nulla lengua lo sa dire quel che sente en quello stare.
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 39.58, pag. 139: Non posso esser renato, s'eo en me non so morto, / annichilato en tutto, a l'esser conservare: / del nichil glorioso null'om ne gusta 'l frutto, / si Deo no i fa 'l condutto, ca om non ci ha che fare.
[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3 part. 2, pag. 70, col. 2.25: E questo addiviene imperciò che ogni criatura ella ricognosce il suo principio, annichilando se medesima, siccome di nulla è creata, intanto ricognosce la magnificenza del Creatore, al quale solo attribuisce l'essere e ogni bene. Onde meritevolmente si dice: Iddio resiste a' superbi e alli umili dà la grazia.
3 Ridurre nell'abbrutimento (del peccato).
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 5, pag. 155.3: Sì ke questo peccato corrumpe molto l'affecto ke facendo tanto male quanto dice 'l poeta: «Femina corpus, opes, animam, vim lumina voces | destruit, anichilat, necat, arripit, orbat, acerbat», cioè 'la femena' (et) la luxuria 'destrugge le richeççe, anichila el corpo, occide l'anima, tolglie la força, menema el vedere (et) tolle (et) guasta la buona fama'...
[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 06, pag. 52, col. 1.3: Onde el peccato non ha officio né può altro fare che solamente annichilare: e questo è in lui officio e fine.
[3] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), Pt. V, Prologo, pag. 79.16: O fiol mio! Se per peccado tu as anichilada o desfata l'anima tua, ven a mi, ch'eo te magnificarò, ch'eo son mare de grandeça.
3.1 [Detto di Dio e di Cristo:] umiliare la propria natura divina, ridursi alla condizione umana (anche pron.).
[1] Jacopo Passavanti, Tratt. umiltà , c. 1355 (fior.), cap. 3, pag. 243.21: Onde colui che è veramente umile, non si tiene umile ma vile; e così vôtandosi e d'ogni altra cosa e di sè medesimo, diventa quello nichilo glorioso, nel quale Iddio si truova, e sanza il quale nulla virtù truova fondamento. Di questo nichilo ammaestrava Iesu Cristo, il quale per noi s'annichilò, come dice l'Appostolo...
[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 1 part. 2, pag. 35, col. 1.28: Or, non se' tu, Signore Iddio, quello Re altissimo degli Angioli, il quale per me tanto ti se' annichilato, portando le mie miserie, sostenendo umilmente la fatica de' peregrini viaggi a similitudine d'alcuno povero?
[3] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Fil 2, vol. 10, pag. 251.1: Anzi annichilò sè medesimo, pigliando forma di servo; e fu fatto a simiglianza delli uomini, e in portamento fu trovato sì come l'uomo.
[u.r. 28.08.2019]