ANNICHILATO agg.

0.1 annichilata, annichilato.

0.2 V. annichilare.

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che ha rinunciato a tutto, che ha rinnegato se stesso.

0.8 Roberto Leporatti 29.05.2000.

1 Che ha rinunciato a tutto, che ha rinnegato se stesso.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 92.25, pag. 392: Vilisco onne cosa / ed onne cosa ho parte en possedere: / chi è cosa d'onne cosa, / nulla cosa mai non può volere: / questo è lo primo stato de l'omo annichilato, / che ha abnegato tutto suo volere.

[2] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), IX.115, pag. 405: Se vuoi, in te m'annulla / sí ch'io non senta amore . - / O alma annichilata, / liquida sempr'e dura / secondo ch'al maestro etterno piace; / in esso trasformata, / di te non prender cura, / ché sí vil cosa in cor gentil non giace.

[u.r. 20.07.2006]