0.1 anichilir, anichilire, anichilla, annichilire.
0.2 Da annichilare, per metaplasmo di coniugazione.
0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 2.
0.4 In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Ridurre a nulla, annientare, cancellare. 1.1 Mortificare (il corpo) nell'astinenza e nel digiuno. 1.2 Annientare fisicamente e moralmente, ridurre in uno stato di totale prostrazione. 2 Umiliare (se stesso) fino all'annientamento.
0.8 Roberto Leporatti 29.05.2000.
1 Ridurre a nulla, annientare, cancellare.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 11, 103-117, pag. 206, col. 1.12: Vole dire che per lo tempo la nominanza s'anichella sí come lo sole è quello che delle radici fa insir l'erba... e fa diversi coluri ai fiori, le foie e i frutti, po' se descolorano quando se secano, cussí quel sole che fa li dí e i misi e li anni descolora, çoè anichilla la nomenança mondana.
1.1 Mortificare (il corpo) nell'astinenza e nel digiuno.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 79.224, pag. 396: No ve vojo seguir / per dever tosto incativir; / ni astinentia non è bona / chi desipa la persona: / monti n'ò visto quaxi inmatir / per lo so corpo anichilir. / Pessai pû ben manjar e beiver, / ma no passai lo covenever: / che 'l è pû bon usar le cose / che lo Segnô per noi far vosse.
1.2 Annientare fisicamente e moralmente, ridurre in uno stato di totale prostrazione.
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 409.3, pag. 248: Al mondo non èe alcun maçor peccato / come può essere lo inpoverire, / ché povertà fa l'omo anichilire, / nì per pentere si trova excusato: / l'altruy bene li noya et èe insensato, / poy che 'l pensier li falla di enrichire, / inpatïente duolli soferire, / vive languendo e more disperato.
2 Umiliare (se stesso) fino all'annientamento.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 61.17, pag. 245: Cristo te disse allora: «Si vol po' me venire, / la croce alta, decora prindi con gran desire; / e te annichilire, si vol me sequitare, / te medesmo odiare, el prossimo adamato».
[u.r. 05.02.2018]