ANNOSO agg./s.m.

0.1 annoso.

0.2 Lat. annosus (LEI s.v. annosus).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che ha molti anni, vecchio. 1.1 Sost. [Di persona:] anziano, vecchio.

0.8 Patricia Frosini 02.03.2000.

1 Che ha molti anni, vecchio.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 515.16: El è algun che commanda recever la satureia, erbe nosevel, ma io removo li veneni dali mie' studii; o elli messeda lo pever cum la semença dela mordente ortiga e mette li piritri triàdi en lo vin annoso, çoè vechio.

1.1 Sost. Persona anziana, vecchio.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 21, pag. 261.21: Et più peccano i vecchi giucando e faciendo le fanciullezze, che se egli peccasero in gioventudine, secondo che Seneca dice: quando più tardi si pecca, tanto più sozzamente si incomincia. Et anche l'annoso quando giuoca fa dilicamenti de la morte. Et così, secondo lui, l'[adolescienza] indegniamente trapassata fa odiosa vecchezza.

[u.r. 05.02.2018]