ANNOVERARE v.

0.1 annovarando, annovarata, annovarati, annovarolli, annovera, annoverai, annoverammo, annoverando, annoverandogli, annoverano, annoverar, annoverare, annoverargli, annoveraro, annoveraron, annoverarono, annoverasse, annoverassero, annoverassono, annoverata, annoverate, annoverati, annoveratigli, annoverato, annoverava, annoveravano, annoveri, annoveriam, annoveriamo, annoveriamola, annoverino, annovero, annoverò, annoveroe, annoverolli, annoverrai, annoverroe, annovra, annuoverare, annuoverino, anovarando, anovera, anòvera, anoverai, anoverali, anovera'li, anoveralli, anoveramo, anoverando, anoverare, anoverarle, anoveraro, anoveraron, anoverarono, anoverasse, anoverata, anoverate, anoverati, anoverato, anoveravali, anoveri, anoverò, anoveroe, anoveroglele, anoverogli, anoverogliele, anoveroie, anoverolgliele, anoveroli, anoverollele, anoverolli, anoverrà , anoverrai, anovirino, anovra.

0.2 Lat. adnumerare (DELI 2 s.v. annoverare).

0.3 Doc. fior., 1211: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1211; Doc. sen., 1277-82; Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Doc. venez., 1307 (9).

0.7 1 Contare per numero. 1.1 Valutare l'entità (dei beni), censire. 1.2 [Rif. all'età di una persona]. 2 Esporre una ad una le cose di una serie per metterle in rilievo, passare in rassegna, enumerare. 2.1 Schierare, disporsi in ordine? 2.2 Richiamare alla mente in modo particolareggiato, ricordare secondo un ordine. 3 Considerare nel numero, includere, ascrivere.

0.8 Roberto Leporatti 12.06.2000.

1 Contare per numero.

[1] Doc. fior., 1211, pag. 23.20: A mesere Ka(n)ciellieri p(re)sta(m)mo s. ii i(n) sua mano: a(nnoverò) B.....; po(nemmo) sotto sua rascio(ne) ove die avire.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 192.4: Annovera li anni tuoi e vergognati di volere quello che tu volee quand'era fanciullo.

[3] Doc. sen., 1277-82, pag. 475.34: Ancho III lib. minus II den. nel dì che demmo di chabella del mese di gienaio settanta et nuove recievelli Bernardino Sinibaldi annovarolli Meiuccio Andree in mano di Naddo Alberti suo gingnore.

[4] Doc. venez., 1307 (9), pag. 53.15: Ser Baldoino Dolfini de' avere li. LXVIIJ, onçe VIIIJ di scamonia a grosi XXIIIJ li. lb. VJ s. XVIJ 1/2 gro. . Demo a ser Baldoin anoverai a Berto so fante s. XL di grosi. Demo a Gofredo per lui s. VIIJ di gro.

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 29.8, vol. 1, pag. 490: Ma Virgilio mi disse: «Che pur guate? / perché la vista tua pur si soffolge / là giù tra l'ombre triste smozzicate? / Tu non hai fatto sì a l'altre bolge; / pensa, se tu annoverar le credi, / che miglia ventidue la valle volge.

[6] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 42.16: le paurose vene si veggono sanza alcuna pelle: tu potresti annoverare le saltanti budelle, e annoverare le vene rilucenti nel petto.

[7] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 9, pag. 396.1: Vero è che alquanti cavalieri dell'oste dei Cristiani partiti erano per dare danno a Saracini, che erano per le contrade, e prendendo prede, e ciò del continovo facievano; ma nella presente avisaglia per quella ora si poteva annoverare da quattromila cavalieri: quasi di paraggio di novero erano l'una parte e l'altra, e più armati a piede.

[8] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 3, pag. 290.6: Lo seguente dì gli ambasciadori lo domandavano a cui elli volea che la moneta s'annoverasse...

[9] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 42, pag. 198.9: Eziandio li capelli del capo vostro sono annoverati; quasi dica: nullo ve n'è tolto ch'io non sappia.

[10] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 39, terz. 6, vol. 2, pag. 166: Lasciate fare a noi con gli soldati, / e fanti a piè, che son più di due tanti, / che non sono i Fiamminghi annoverati.

1.1 Valutare l'entità (dei beni), censire.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 283, vol. 2, pag. 353.1: Et se le condannagioni predette non pagarà infra X dì, dal dì de la condannagione, annoverando tutti li beni de li predetti malefattori, si debiano publicare et a le mani del comune reducere; et le possessioni et li edifici sui infino a le radici si guastino et si destrugano, et sia in perpetuo bando de la città et contado di Siena.

[2] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXVII.30: Ma io voglio sapere, come possegga cose di soperchio colui, il quale sarà isventuratissimo, se sarà costretto d'annoverare per se medesimo tutto ciò, che egli ha. Che pro m'è sapere dividere in parti un campicello, s'io non so dividere col mio fratello?

1.2 [Rif. all'età di una persona].

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 18, pag. 329.12: sì come voi avete detto, me udendo; così vi faròe in questo diserto giacere li vostri morti corpi. Tutti voi, che anoverati siete da XX anni e sopra, e mormorasti contro a me, non entrerete nella terra, sopra la quale levai la mano mia per farvi abitare in essa, se non se Calef figliuolo di Iefone, e Iosuè figliuolo di Num.

2 Esporre una ad una le cose di una serie per metterle in rilievo, passare in rassegna, enumerare.

[1] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 37.4, pag. 755: S'on si trovò già mai in vita povra, / o ffu neun ch'avesse gran disagio, / o discacciato di contrada e d'agio, / sì sson io que' c'ha peggio, chi gl[i] anovra.

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.20, pag. 171.25: E volgarmente si dicea per la terra: «Molte corti ci sono»; e anoverando i luoghi dove si dava tormento, si dicea: «A casa i Bostichi in Mercato».

[3] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 8, ott. 31.2, pag. 224: E molte ancor perché d'alto lignaggio / discese sono, e sanno annoverare / gli avoli lor, si credon che vantaggio / deggiano aver dall'altre nell'amare, / e pensan che costume sia oltraggio, / torcere il naso, e dispettose andare...

[4] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 7, pag. 58.1: E santo Gregorio dice: Annoverare non si possono i mali, che si commettono per amor d'essere signore.

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 1 part. 2, pag. 34, col. 2.29: E vôlga la faccia sua al Cielo, e come puote annoveri dinanzi da Dio dieci o dodeci peccati de' maggiori, ed annoverandogli sospiri dicendo...

2.1 Schierare, disporsi in ordine?

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 8, pag. 48.21: Signiferi sono quegli che portano le insegne, cioè i gonfaloni, che s'appellano oggi i Dragonarj. I Tesserarj sono quegli che annoverano innanzi alle insegne, però così nominati, perchè per loro opera, e virtude l'operamento cresce ne' campi, ed eleggono il luogo dinanzi dove il campo si ponga. || Cfr. Veg., Mil., 2, 7: «Tesserarii qui tesseram per contubernia militum nuntiant».

2.2 Richiamare alla mente in modo particolareggiato, ricordare secondo un ordine.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 3, pag. 175.18: Quasi la maggior parte di loro arnesi, per la subita abbondanza perdono. E quelle per lo ratto del fiotto ne mena terra, campi tutti diserta. Tali, e sì pericolosi danni annoverare non si puote; e per niuno altro tempo tali abbondanze non appariro.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 1, ott. 33.7, pag. 34: E partitosi ognun, tutto soletto / in camera n'andò ed a sedere / si pose, sospirando, a piè del letto, / e seco a rammentarsi del piacere / avuto la mattina dello aspetto / di Criseida cominciò, e delle vere / bellezze del suo viso, annoverando / a parte a parte, e quelle commendando.

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 3. par. 7, pag. 82.8: Il quale poi che, tolta al nostro mondo la luce sua, alle stelle la loro lasciava mostrare, io contenta, molte volte meco i dì trapassati annoverando, quello con gli altri passati con una piccola pietra segnava, non altramente che gli antichi, i lieti dalli dolenti spartendo con bianche e con nere petruzze, solevano fare.

3 Considerare nel numero, includere, ascrivere.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 5, pag. 88.6: Ché si può contemplare della potenza somma del Padre: la quale mira la prima gerarzia, cioè quella che è prima per nobilitade e che ultima noi annoveriamo.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 5, pag. 63.4: Or fatti lung'ordine di famigliari esser felice? i quali se siano di costumi viziosi, carico mortale è alla casa, e grandemente al signore inimichevole; ma se son buoni, in che modo l'altrui probitade s'annovera tra le ricchezze tue?

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 265.10: Ancora Cajo Claudio Nero è da anoverare tra li altri esempli della temperanza.

[4] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 269.6, pag. 291: Non mi ricorda mai piú ne' dí miei, / da poi ch'i' fu' a Diana consacrata, / ch'io vedessi uomo; e volesson gl'iddei / che anche tu non m'avessi trovata, / né mai veduta: ch'ancora sarei / da Dïana con l'altre annoverata, / dov'or sarò da lei, oh me, sbandita, / e sanza fallo mi torrá la vita.

[5] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Appendice ball. 9.26, pag. 346: Mie belleze pregiate / fan consumar per doglia e per isdegno. - / - Giovine donna, se esser disii / fra donne di virtù anoverata, / fa' che con fede intera sempre sii / degna amante, d'amor infiammata...

[u.r. 04.09.2019]