ANN̉VERO s.m.

0.1 annovero, annuovero.

0.2 Da annoverare.

0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.

0.4 Att. solo in Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).

0.6 N Crusca (5) s.v. annovero cita un es. tratto dal volgarizzamento delle Sette arti liberali di Seneca, ma l'ed. utilizzata per il corpus legge: «Annoverare m'insegna l'arismetica, e all'avarizia presta i diti, piuttosto ch'ella non insegna, che questi noveri niente fanno al fatto...»: cfr. Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXVII.25.

0.7 1 Calcolo, conto.

0.8 Roberto Leporatti 06.06.2000.

1 Calcolo, conto.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 259, vol. 1, pag. 205.22: Et fatto l'annovero de l'una parte et de l'altra, debiano esso annovero dicere a missere la podestà. Et quella parte venca, lo cui numero sarà magiore, servati in questi li altri capitoli del constoduto et la loro forma.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 312, vol. 1, pag. 233.7: Et anzi che le dette pallotte si dieno, debiansi annuoverare tutti quelli del consèllio, accị che nel numero de le pallotte non possa essere o vero commettersi alcuna fraude. Et lo detto annuovero si faccia per due del consèllio, e' quali s'egano [sic] ciascuna volta per missere la podestà.

[u.r. 26.05.2009]