ANNUNCIAMENTO s.m.

0.1 annunciamento, annunsamento, annunziamenti, annunziamento, annunziamenti, anunziamento.

0.2 Da annunciare.

0.3 Stat. pis., 1304: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Stat. pis., 1304; Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).

0.7 1 L'atto di proferire parole, pronunciamento. 1.1 Dichiarazione, testimonianza. 2 L'atto di dare notizia, proclamare (detto di un evento divino). 3 Pronostico, presagio.

0.8 Roberto Leporatti 03.06.2000.

1 L'atto di proferire parole, pronunciamento.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 117, pag. 387.37: Questo, secondo il dir loro, non è corpo, anz'è una cosa detta del corpo, che in diversi modi è nomata, la quale alcuni chiamano parlamento, alcuni annunziamento, alcuni detto. E per questo modo, quando noi diciamo Sapienzia, noi intendiamo una cosa corporale, e quando diciamo siedi, noi parliamo del corpo.

1.1 Dichiarazione, testimonianza.

[1] Stat. pis., 1304, cap. 47, pag. 683.7: Et di tutte et ciascune cose le quali li dicti officiali, ciò est ciascuno in del suo quartieri, diceranno et rinunseranno, si debbia credere al dicto et annunsamento loro, sotto saramento da loro nuovamente per catuna volta prestare, come se legiptimamente fusse provato di coloro li quali soprascripti officiali diranno ch'elli abbiano trovato fare in contra questo capitulo.

2 L'atto di dare notizia, proclamare (detto di un evento divino).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 513.1: Dinanzi a noi ec. Poi che hae scritto per antecedente segno, e per melodia di canto, anu[n]ziamento della venuta del triunfio divino...

[2] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 1 Gv 1, vol. 10, pag. 456.3: E questo è l'annunziamento, il quale noi udimmo da lui, e annunziamo a voi; però che Iddio è luce, e nessune tenebre son in lui.

3 Pronostico, presagio.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 43.8: Vollono che si disponessono per autoritade di quelli che prendeano gli augurii, e per la solennitade e responso d'Apollo, e per annunziamento delle Sibille; e questo è secondo la dottrina della provincia di Tuscia.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 11, pag. 578.5: Ma a ciò che noi cerchiamo le cose de li strani, subito scurato il sole, la città di Atene coperta con disusate tenebre, da sollicitudine era dimenata, credendo questa cosa significare a lei morte per celestiale annunciamento.

[u.r. 27.07.2006]