ANNUNCIATRICE s.f.

0.1 annunziatrice, annunziatrici, anuntiatrice, anunziatrice, anunziatrici.

0.2 Lat. adnuntiatrix, adnuntiatricem (DEI s.v. annunziare).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

0.7 1 Colei che dà notizia, che informa (di un evento avvenuto o futuro). 1.1 [Rif. a entità non umane, o personificazioni]. 2 Colei che profetizza (un evento).

0.8 Roberto Leporatti 04.06.2000.

1 Colei che dà notizia, che informa (di un evento avvenuto o futuro).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 56.17: Progne non potè più celare le crudeli allegrezze; e disiderante d'essere annunziatrice della sua pistolenza, disse: tu hai dentro quello che tu domandi.

[2] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 80. (1376), pag. 325.21: Ora vi prego che voi siate sollicito d'adempire l'altre due; però che, pregando io el nostro dolce Salvatore per voi, sì come mi mandaste dicendo, manifestando egli ch'io dicessi a voi che voi doveste andare, e io scusando, riputandomi indegna d'essere anuntiatrice di tanto misterio, dicevo: Signore mio, io ti prego che, se egli è la tua volontà ch'egli vada, che tu gli acresca e accenda più el desiderio suo.

1.1 [Rif. a entità non umane, o personificazioni].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 24.145, vol. 2, pag. 422: E quale, annunziatrice de li albori, / l'aura di maggio movesi e olezza, / tutta impregnata da l'erba e da' fiori; / tal mi senti' un vento dar per mezza / la fronte, e ben senti' mover la piuma, / che fé sentir d'ambrosïa l'orezza.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 24, 142-154, pag. 512, col. 2.1: E quale annunziatrice. Or qui vole descrivere la ventilazione delle ayle de quello Angello per dui sensi...

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 205.7: La fama, annunziatrice della verità, mandò allo 'mperio lo nobile Numa.

3 Colei che profetizza (un evento).

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 209.7: [Ed] ancora, perchè tu sei tra lli beati, li quali contempla[no] Iddio, [e] discernono il futuro e 'l presente ed il preterito (le quali parole sono anu[n]ziatrici di quello ch'è a venire), m'hai fatto lieto; e però mi fa chiaro d'uno dubbio ch'io hoe, traendo la tua sentenzia da Dio...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 77.15: Alle formiche di Mida per ragione e per merito avrei anteposte l'api di Platone, però che le formiche di colui furono anunziatrici di caduca e di fragile felicitade, l'pi di Platone annunziatrici furono di felicitade solida et eterna...

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 2. par. 2, pag. 56.1: Oimè! che le mie parole, non so da che spirito pinte fuori, furono del futuro e agurio e verissime annunziatrici, come io ora veggio.

[u.r. 05.02.2018]