0.1 ansia, ansio, anxii, anxio.
0.2 Lat. anxius (LEI s.v. anxius).
0.3 Cronica deli imperadori, 1301 (venez.): 2.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Ameto, 1341-42.
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Elucidario, XIV in. (mil.).
0.8 Roberto Leporatti 08.06.2000.
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 3, pag. 92.36: E dandogli forza l'amore, che 'l portava, vincea la fragilità della vecchiezza, e fu giunto tosto al monistero molto istanco e ansio; al quale venendo incontro due suoi discepoli dimandaronlo dove fosse stato tanto.
[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6. par. 7, pag. 177.28: E pure testé, allora che tu piagner mi sentisti, di prima m'era egli nel sonno apparito con imagine orribile, stanco, pauroso e con ansio petto, tale che appena pareva che potesse le parole riavere; ma pur con fatica grandissima mi disse...
[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 227.7: e conzò fosse chossa che, per caxon de chazar, perseguando bestie, el descorresse per la selva, ello sì se deslongà da tuti, che solo romagnando, al pestuto, el no savesse là dove che ' fosse; e aproximando la note, lo imperador, molto anxio, per caxo venne al remitorio del predito conte; el qual benigna mente fo recevudo...
[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 227.13: Questa voxe l'imperador in prima disprexiando, conzò fosse chossa che d'altre cavo fosse anxio, abiando vezudo el puto de domane, con zo fosse chossa che 'l fosse pervegnù dali soi, abiando chiamado doi secretarii suoi, occulta mente comandà che 'l predito fantolin elli tolesse e in la selva l'alcidesse, e a ello el chuor del fantolin li portasse...
[3] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 15, pag. 144.5: E quisti no in senza torminti, perzò che sempre fin crutiadi da la soa rea consientia e continuamente in anxii e temorizi ch'illi no fizano prixi e morti on tolegie le soe cosse...
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 28, par. 7, pag. 759.15: E già nel pensiero non conosce come essere possa che gliele possa dire, ma pure, parendogli quasi averne sopra la verde erba con parole convertita alcuna, d'allegrezza fatto caldissimo, sé tutto di sudore bagnato dimostra; e più una volta che un'altra divenuto vermiglio, dà nel viso segnali dell'ansia mente, e così similmente con occhio ridente mostra quando senta cosa che graziosa li sia.
[2] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), L. 1, cap. 17, pag. 94.21: Certamente chi è colla moglie, è ansio e curioso di quelle cose che sono del mondo, ed è diviso, però che egli è tirato da molte angustie e ingiurie; e diseccasi in varie sollecitudini, acciò che egli cerchi e ministri le cose necessarie a' figliuoli e alla moglie e alle serve.
[u.r. 07.12.2022]