ANTENATO (1) s.m.

0.1 antenati, antinati, nantenati.

0.2 Lat. tardo antenatum (DELI 2 s.v. antenato).

0.3 Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1311-50; Lett. volt., 1348-53.

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.7 1 Chi è vissuto in un'epoca precedente (nell'ambito di un medesimo gruppo familiare, etnico o politico).

0.8 Niccolò Scaffai 02.02.2000.

1 Chi è vissuto in un'epoca precedente (nell'ambito di un medesimo gruppo familiare, etnico o politico).

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), proemio par. 4, pag. 58.14: Ma l'audacia del Re, avendo rispetto a sè e a' suoi antenati, e al nobile loro stato, non volle comunicarsi coll'Orsino sangue; e tali nozze rifiutate, il papa indegnato e contro al Re s'interpose, cominciando a fargli perdere la Cicilia.

[2] Doc. fior., 1311-50, 81 [1350], pag. 674.14: et a ogni loro destructione per forza d'arme procurare per istirparli di quello luogo, sì che, dove nonn è distantia, divisione, o contrarietà d'animi, non sia di luogo, né istia in meço nimico a loro et nostro proponimento non solamente contrario, ma emulo, il quale, essendo del Comune di Firenze, possono, et, seguendo le vestigie de' loro magnifici antenati, debbono riputare loro propij.

[3] Lett. volt., 1348-53, pag. 207.7: Et no(n) de cade(re) i(n) nell'animi vostri come di savi che quello che noi no(n) facemo mai, nè ' nostri antinati, di raco(m)perarci da p(er)sona del mo(n)do, avessemo acco(n)sentito di raco(m)perarci da Nastoccio p(er) lo nostro, nè lo stato n(ost)ro (e) co(n)dicione, lodato Idio, ciò richiede o de fare.

[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), . MII, pag. 230: Io so che quella villa si fo fondamentata / Per nostri nantenati, fo facta et ordinata...

[u.r. 05.02.2018]