ANTROPÒFAGO s.m.

0.1 antrepofagi, antropofagi, antropofai.

0.2 Lat. anthropophagum (DELI 2 s.v. antropo-).

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.).

0.5 Solo plur., come nome di una popolazione.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Chi si nutre di carne umana.

0.8 Pietro G. Beltrami 22.02.2000.

1 Chi si nutre di carne umana.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 16.9: E quindi se ne va lo mare di Scithe, e quel di Caspe in Oceano. E avvi al cominciamento, grandi nevi e grandi tempeste. E poi v'è 'l grande diserto. E poi vi sono Antropofai, cioè una gente molto aspra e fiera.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 7, pag. 35.23: Evi Bambillonia di cui prima dicemmo, e correvi il fiume di Tigris, il quale si dice che viene del Paradiso terresto e sostiene sopra sé, ciò è sopra l'acqua, ogni metallo e ogni cosa grave. Sonvi gli antrepofagi, gente molto aspra e crudele e fiera tanto che non si puote conversare con loro; evi una terra abitata solamente da fiere bestie e mordaci, dove non puote arrivare persona che non sia morto, e ciò s'è veduto e saputo, e havi moltissime terre disabitate.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 10.70, pag. 283: Vidi i Geloni, gente ferma e immobile, / e queste genti i corpi lor dipingono / e più e men com'hanno onore e mobile. / Qui presso gli Antropofagi si stringono / i quali vivon tanto crudelissimi, / che d'usar carne umana non s'infingono.

[u.r. 05.02.2018]