APERTA s.f.

0.1 aperta.

0.2 V. aperto.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Apertura, passaggio.

0.8 Fabio Romanini 30.11.2000.

1 Apertura, passaggio.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 4.19, vol. 2, pag. 55: Maggiore aperta molte volte impruna / con una forcatella di sue spine / l'uom de la villa quando l'uva imbruna, / che non era la calla onde salěne / lo duca mio, e io appresso, soli, / come da noi la schiera si partěne.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 19.36, vol. 2, pag. 317: Io mossi li occhi, e 'l buon maestro: « Almen tre / voci t'ho messe!», dicea, «Surgi e vieni; / troviam l'aperta per la qual tu entre».

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 67, vol. 3, pag. 455.25: se non fosse il ritegno del re Aduardo colla sua terza battaglia, ch'uscě fuori del carrino per un'altra aperta che fece fare al suo carreggio per uscire adosso a' nimici al di dietro...

[u.r. 05.02.2018]