APERTURA s.f.

0.1 apereture, apertura, aperture, apirtura, apritura, apriture, avertura, opertura; f: avredura.

0.2 Lat. apertura (LEI s.v. apertura).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 4.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Stat. lucch., 1362.

In testi sett.: F Belcalzer, 1299/1309 (mant.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. per piccola apertura 2.

0.7 1 L'atto di aprire. 1.1 [Dir.] [Rif. a un documento]. 2 Spaccatura, crepa; fenditura (delle vesti); buco, foro; varco, passaggio; fessura (anche corporea). 2.1 Luogo vuoto, spelonca. 3 Lacerazione (di una ferita). 3.1 Fig. Ferita. 4 Fig. Squarcio di luce che rischiara o illumina di color rosso il cielo. 5 Sommità, bocca di un vaso. 6 Esposizione, dichiarazione?

0.8 Raffaella Pelosini 10.12.1998.

1 L'atto di aprire.

[1] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 146, par. 11, vol. 2, pag. 214.26: E quando le cedole se traronno deglie dicte ceppe, se çamineno secretamente per quiglie glie quaglie ad essere cie deggono a l'apertura deglie ceppe...

[2] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 347.18: E poco cibo ancora da lui preso, la porta del palagio tostamente fu aperta, l'apritura della quale fe grande risonare, siccome fossero tuoni nel detto luogo nati.

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 5, vol. 2, pag. 123.21: Dichi Beda, et recita lu mastru, ki l'apertura di lu sepulcru era di mezzuiornu...

1.1 [Dir.] [Rif. a un documento].

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 369, vol. 1, pag. 262.14: E' quali brevi sieno insieme posti ciascuni et chiusi, sì che non si conoscano da li non scritti, anzi l'apertura...

2 Spaccatura, crepa; fenditura (delle vesti); buco, foro; varco, passaggio; fessura (anche corporea).

[1] F Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.): le levor ten i ocl avert, ché per la grandeza de le orecle se defend l'avredura dey ocl, dormant, da le mosche e da le busche... || Ghinassi, Belcalzer, p. 139.

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 1, pag. 87.21: entrando dentro trovò grande e spazioso luogo con una bellissima palma, la quale per una apritura del monte verso 'l cielo distendeva li suoi rami...

[3] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 449.15: sì che i termini delle composte nari non erano di troppa apertura.

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 36, pag. 121.16:e tuctu lu vaxellu de la nave, pir la grande tempestate de lu mare, si era statu scassatu tuctu e quasi ructu de la sua integritate. In killa apirtura lu mari intrau in la navi, in tantu ki plu se putia dire ki le unde fossiru intra la navi, ca la nave intra li unde.

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 11, pag. 253.13: Vestite per lo gran caldo, come è detto sopra, le tenere e dilicate carni di sottilissimi vestimenti, i quali dalla cintura in su strettissimi mostravano la forma delle belle menne, le quali come due ritondi pomi pingevano in fuori il resistente vestimento, e ancora in più luoghi per leggiadre apriture si manifestavano le candide carni.

[6] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse. l. 3, pag. 155.28: E sono in lei XXIJ stelle, e sono tutte dentro da la forma. E la prima è in capo del naso. La IJ è la seguente delle tre che sono nella boccha, ed è in capo dell'apritura.

[7] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 5, cap. 11, pag. 185.13: vuolsi torre un buccio di canna, il quale abbia da ogne capo il nodo, e farvi dal lato una apertura, e mettervi entro un poco di mele, ovver di mele strutto, e porrelo a lato alla fonte: e quando verranno a ber l'api, v'enterranno entro.

[8] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 6 ch., pag. 223.28: E in quanto è freddo strigne i pori e l'aperture della terra, ché non esca il vapore...

[9] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 11, pag. 124.7: li quali saglyendo per le scale alle fenestre e per le altre aperture, e li qualipsi saglyendo per libera alteze de lo castiello, per forza intravano dentro co li cultielli impugnati in mano e co le balestre tese...

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 253.30: E quisto cavallo devea avere certe serrature facte cossì artificiosamente e composte che da fore no nce paressero e che nullo homo nce potesse vedere senga né spaccatura, e per queste cutale aperture quando fosse luoco e tiempo quilli M cavalieri nascusi potessero insire da fore.

- Fras. Per piccola apertura (dell'uscio): di nascosto. || Cfr. Ugolini, Testi abbr., p. 99.

[11] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 110, pag. 31: L'omo sens'amicitia, castellu sensa mura: / Sgarda lu amicu et bidilu per piçul'apertura...

2.1 Luogo vuoto, spelonca.

[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 15 ch., pag. 251.22:«Sotterra sono molte cose oculte a noi, imperciò che sotterra sono grandi spelunche, e grandi luoghi vòti, e grandi aperture, per le quali diverse cittadi, le quali sopra quelle caverne e spelunche e luoghi vòti furono edificate, sono profondate per lo mal fondamento.

3 Lacerazione (di una ferita).

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 228.18: Inlo tempo de questo imperador, el corpo de un ziganto fo trovado a Roma non corroto; l'avertura dela plagha de quello, dove che fo implegado, era IV pe e mezo...

[2] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 34, pag. 155.11: li quali doni ci spira per tutti li fori ed apriture delle piaghe.

3.1 Fig. Ferita.

[1] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 6, pag. 48.3: perciocchè mi ricordo delle ferite del Signore mio, e mostramisi l'amore del suo cuore per l'apritura del suo lato, e i chiavelli mi sono una chiave, sì ch'io entri, e veggia con quanto amore m'ha ricomperato.

[2] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 84. (1376), pag. 341.3: L'una, perché io volsi, ché per l'apritura del lato vi manifestai el secreto del cuore...

4 Fig. Squarcio di luce che rischiara o illumina di color rosso il cielo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 16, pag. 240.8: Appo i Falisci parve che s'aprisse il cielo di grandissima apritura.

[2] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 11 ch., pag. 177.4: Pone Aristotile la cagione d'alquante cose che appariscono di notte, e dice che alcuna volta di notte, quando è sereno, aparisce nell'aiere alcuna apertura e pare che 'l cielo sia aperto; anche alcuna volta v'aparisce alcuno colore sanguigno.

5 Sommità, bocca di un vaso.

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 47, par. 10, vol. 2, pag. 392.7: overo lo vino venda con alcuno vaso el quale aggia la sumità d'esso vaso entorno entorno essa sumitade overo apertura d'esso vaso oltra uno somesso overo megço...

6 Esposizione, dichiarazione? || Cfr. Du Cange s.v. apertura: 'expositio'.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 543, vol. 1, pag. 339.1: Et per ciascuna relatione di messo, II denari da colui a cui petitione si facesse la rinchiesta; et de l'apertura de li testimoni, VI denari: et de la scrittura del libello, VI denari...

[u.r. 05.02.2018]