APOPLESSÌA s.f.

0.1 apolplexia, apoplesia, apoplessia, appoplesia, appoplesía.

0.2 Lat. apoplexia (LEI s.v. apoplexia).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.).

0.7 1 [Med.] Sindrome, per lo più mortale, che consiste nella fuoriuscita del sangue e nel suo ristagno nei tessuti circostanti, emorragia interna.

0.8 Raffaella Pelosini 10.12.1998.

1 [Med.] Sindrome, per lo più mortale, che consiste nella fuoriuscita del sangue e nel suo ristagno nei tessuti circostanti, emorragia interna.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 14, pag. 460.4: . E non molto poscia sedendo in sur una carretta col fratello, d'una infertade, che i Greci appellano apoplessia, affogato morio.

[2] Gl Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 419.5: introduce una similitudine, ch'ha due membri; l'una di coloro, che sono vegliati da spiriti ignudi, li quali volgarmente chiamano indemoniati; l'altra di coloro, che aviene loro di subito o mitrito, o apoplesia, che sono oppilazioni nel ventricolo del cervello.

[3] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 22.21: morte subitane; pestilentia; appoplesia di sangue, per la quale la faccia appare verde, o vero nera; apostema di gola et lebra. Et perciò torre sangue è grande medicina, se si fa secondo che si conviene.

[u.r. 05.02.2018]