APÒSTATA s.m.

0.1 apostata, apostati, apòstati, apostatu, appostata, appóstata.

0.2 Lat. apostata (LEI s.v. apostata).

0.3 St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Sommetta, 1284-87 (fior.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.); Stat. prat., 1319-50.

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. angeli apostati 1; spiriti apostati 1.

0.6 A St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.): Giuliano Apostata; Cronica deli imperadori, 1301 (venez.): Sergio Apostata.

0.7 1 Chi rinnega Dio, la fede, la religione (cristiana). 1.1 Religioso che non rispetta i voti e le promesse del suo ordine.

0.8 Raffaella Pelosini 10.12.1998.

1 Chi rinnega Dio, la fede, la religione (cristiana).

[1] Gl St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 330.30: Et questo fo catholico cristiano et poi fo apostata ke rennegao dio et fece molti mali ad la eclesia de dio. Et volze recongregare li iudei et fece occidere molti santi, inprima li beatissimi martiri Iohannem e Paulum feceli occidere per tradimento.

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 330.30: Questo inprima fo cristiano, poi fo apostata, molti mali a la ecclesia de Dio fece.

[3] Sommetta, 1284-87 (fior.), pag. 194.19: Come lo papa scrive ali apostati et ali scomunicati e pagani. Salute non, ma in luogo di salute: Heretici: tornare al cuore e conoscere la via de la verità.

[4] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 10, pag. 74.1: E però dice, che chi crede a questi cotali, o va, o manda a loro, o in sua casa gli riceve, o consente a quello che fanno, o che dicono, è come se avesse negata la cristiana fede, o il battesimo, ed è peggio che pagano, e come apostata, e nemico di Dio in eterno colle demonia fia dannato.

[5] Stat. prat., 1319-50, cap. 1 (1319), pag. 10.20: nè veruno che usi in taverna disordinatamente, o in disonesti luoghi; nè veruno giullare, o apostata che abbia fatta professione in veruno ordine; nè veruno scomunicato...

- Locuz. nom. Spiriti, angeli apostati: gli angeli ribelli.

[6] Gl Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 30, pag. 154.18: Sanctu Gregoriu respunde e dichi a Petru: «O Petru, cridi ki li spiriti apòstati, zo è li angelj ki caderu da chelu, su corporey oy incorporey?».

[7] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 21, pag. 259.21: Gregorio Dimmi, pregoti, gli apostati angeli li quali caddero del cielo, credi tu che siano corporei, o non?

[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 27, pag. 252.7: Gregorius: Di-me, pregote, li apostatiangeli li quai caìtem da cel, crei-tu che seam corporei o non? Petrus: Or qual è quello chi crêa che quelli spiriti sean corporei? Gregorio: Lo fogo de l'inferno di-tu che sea corporà o incorporà?

1.1 Religioso che non rispetta i voti e le promesse del suo ordine.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 6, vol. 2, pag. 187.29: Ma perchè Dio più mira al cuore, che all'opera di fuori, dico, che per necessità di salute è bisogno, che il religioso li predetti voti e promesse, osservi di cuore; chè se chi lascia l'abito è riputato apostata, molto più maggiormente è apostata chi lascia la volontà, e pentesi del voto promesso.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 13, vol. 2, pag. 250.24: La terza cosa si è, perchè questo peccato nel religioso si è apostasia; chè se chi lascia la cappa è detto apostata, molto è più apostata chi lascia la castità, la qual è più sostanziale alla religione, e cui l'uomo è obbligato per voto.

[u.r. 05.02.2018]