APPACIARE v.

1 Riportare o ritornare in pace o in quiete (anche pron.).

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 198.11: in lo tempo del qual quamvisdio che molte batalgie se comenzasse, ampo fo le apaxade o ver studade con nessun o ver com puocho sangue.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 119, vol. 2, pag. 672.11: E tutto ch'io scrittore non fossi degno di tanto uficio, per lo nostro Comune mi trovai uficiale con altri a questo amaro tempo, e co la grazia di Dio fummo de' trovatori di questo rimedio e argomento, onde s'apaciò il popolo, e fuggì la furia, e si contentò la povera gente sanza niuno scandalo o romore di popolo o di città.

1.1 Placare, calmare (anche assol.).

[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 169.23: Giunta la novella a tTroia, maravilgliosa allegrezza ebbe nella cittade; ma Chasandra e Deifebus, e spezialmente Chasandra, chominciò a ffare sì grandissimo pianto e menare sì smisurato dolore, né nullo la potea appacciare.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 2, vol. 3, pag. 12.15: le più delle genti di Firenze ricorsono a la penitenzia e comunicazione, e fu bene fatto per apaciare l'ira di Dio.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 14, pag. 21.24: per torre via quella pestilenza fu trovato ne' libri de' destini, che l'uomo dovesse appaciare gli Dii.

1.1.1 [Detto del mare].

[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 153.23: Ma poi che il mare fue appaciato...

2 Signif. incerto: confiscare?

[1] Doc. fior., XIV sm. (3), pag. 24.2: Apresso, nell'ano MCCCLXX i regolatori del Comune di Firenze apaciavano il deto podere per prestanze erano a paghare per lo deto Iacopo, di che veduto i deti regolatori nonn esere tenuto il deto podere a pagare il diliberarono dì IIIJ di magio ano deto...

[u.r. 13.09.2006]