APPAGAMENTO s.m.

0.1 apagamento, appagamento.

0.2 Da appagare.

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Riduzione o ritorno in pace, in quiete. 2 Piena soddisfazione, conseguimento di ogni desiderio e aspirazione; contentezza.

0.8 Raffaella Pelosini 02.06.1999.

1 Riduzione o ritorno in pace, in quiete.

[1] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 27, pag. 70.11: Questa virtude è adornamento di tutta la buona vita et appagamento di tutte le tribulazioni.

2 Piena soddisfazione, conseguimento di ogni desiderio e aspirazione; contentezza.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 194.3: Neuno male e neuno vizio è sanza intenzione d'acrescimento e d'apagamento d'animo: l'avarizia promette pecunia, la lussuria promette volontà e diletto, l'ambizione, cioè badare in superbia, promette potenzia.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 50, pag. 262.28: «Oi sventurata, or perché lo mandavamo noi per queste cose? Or non avavamo noi in lui ogne ricchezza, diletto e appagamento? Che andavamo noi cercando altro?».

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV cap. 12, pag. 333.11: E per questo modo le ricchezze pericolosamente nel loro acrescimento sono imperfette, che, sommettendo ciò che promettono, apportano lo contrario. Promettono le false traditrici sempre, in certo numero adunate, rendere lo raunatore pieno d'ogni appagamento; e con questa promessione conducono l'umana volontade in vizio d'avarizia.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 4, pag. 293.36: e già crescente il fuoco nell'accesa nave, fattone a' marinari trarre quello che si poté per appagamento di loro, giù se ne scese con poco lieta vittoria de' suoi avversarii avere acquistata.

[u.r. 13.09.2006]