APPAGATO agg.

0.1 apagada, apagado, apagao, apagata, apagati, apagato, apaghato, appagata, appagati, appagato.

0.2 V. appagare.

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Palamedés pis., c. 1300; Lett. sen., 1305; Lett. pist., 1331.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Tristano Veneto, XIV.

0.5 Locuz. e fras. male appagato 1.1.

0.6 N Per lo più l'agg. è att. nella locuz. tenersi appagato.

0.7 1 Pago, contento; pienamente soddisfatto, realizzato nei propri desideri e nelle aspirazioni; accontentato. 1.1 Locuz. agg. Male appagato: scontento, poco soddisfatto; non esaudito.

0.8 Raffaella Pelosini 07.06.1999.

1 Pago, contento; pienamente soddisfatto, realizzato nei propri desideri e nelle aspirazioni; accontentato.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 164.3: Quanto più savio è l'uomo, tanto muore più apagato nell'animo...

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 6 rubr., pag. 135.32: Nel quale insegna che a ciascun uomo die bastare una femmina, e che i re e i prenzi, e ciascun altro uomo si die tenere appagato a una femmina.

[3] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 3, pag. 491.1: E ben mi terrei apagata s'io potesse avere lo vostro amore.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 3, cap 10, pag. 119.20: Li Turchi si pensaro di non aitare nè a Pompeo nè a Cesare: molto si tenevano apagati che Marco Crasso era rimaso in loro paese.

[5] Palamedés pis., c. 1300, Pt. 2, cap. 25, pag. 75.21: Se m'aiuti Dio - disse Breus -, sappiate per certo ch'io mi tegno troppo bene apagato di questa novella, che voi m'avete ditta...

[6] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 49, pag. 256.7: Qui si monstra la ricchezza di Dio, che fa più appagato e sazio l'amico suo...

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 79.104, pag. 391: Odando tante cosse dir / me comenzai atenerir; / de me' vorer foi revocao, / per poer vive apagao.

[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 11, pag. 256.8: Certo gl'iddii si terrebbono appagati di noi, né non crediamo che Io, tanto perseguitata da Giunone, fosse più bella di noi quando ella piacque a Giove...

[9] Paolino Pieri, Merlino (ed. Sanesi), XIV pm. (fior.), pag. 27.10: «Messere, molto sarebe da lodare la signoria che voi avete da parte di santa chiesa, s'ella fosse ben appagata in voi».

[10] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 4, pag. 11.24: e quando egli pervennero a perfetta età, egli furono sì forti e sì gagliardi, che non si tenevano pure appagati di cacciare le bestie salvatiche, anzi correvano sopra i ladroni che ne menavano le bestie...

[11] Tristano Veneto, XIV, cap. 110, pag. 120.13: Et Brenchaina disse: «Ora adoncha non ve smagié, perqué io ve farò certo de qua dentro in brieve tempo in tal maniera che vui ve tigneré ben apagado».

1.1 Locuz. agg. Male appagato: scontento, poco soddisfatto; non esaudito.

[1] Lett. sen., 1305, app. lett. 1, pag. 75.12: E ancho ne divisaste come Meo Malefoglia si tiene male apaghato e contento de le letare che noi ischanbiamo a Giufremo.

[2] Lett. pist., 1331, pag. 252.2: Se vedesse che no' se ne tenesse contento, faròne sua volontà, al fine che no' si tegna male apagato di noy.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 174, vol. 2, pag. 367.12: Per la qual cosa in Firenze venne il conte Simone da Battifolle e 'l conte Ruggieri da Doadola, domandando al Comune che si commettesse a ragione la quistione in giudice comune; non furono uditi, e così si partirono male appagati da' Fiorentini.

[u.r. 15.10.2008]