0.1 appannora. cfr. (0.6 N) 'pennora, pennora.
0.2 Da lat. pignorare (cfr. Formentin, Sfortuna, p. 214). || Cfr. 0.6 N.
0.3 Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.): 1.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.6 N Prob. voce fantasma: De Matteis, Buccio di Ranallo, p. 171 stampa (da altro ms.): «ma tucta l'altra gente strugia e 'pennora», interpretando 'penṇra da appennora, a sua volta da appenare 'addolorare, affliggere', e spiegando la dittologia strugia e 'pennora con «'distrugge e deruba' o 'tormenta'». Ma per Formentin, Sfortuna, p. 214 penṇra deriva dal lat. pignorare (REW 6489), in rima imperfetta con forme sdrucciole in ‑ànnora.
0.7 1 Mettere in miseria (?).
0.8 Raffaella Pelosini 18.05.1999.
[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1342] son. 6.8, pag. 128: Ché tuctojorno pagammo pene et bannora; / Entrace plu denari che in placza britoli; / Vero è che ad alcuni ingrassa li molliculi, / Ma tucta l'altra gente strugia e appannora.
[u.r. 05.02.2018]