0.1 apariscente, aparisente, aparisenti, aparissente, aparsente, appariscente, appariscenti, apparissenti.
0.2 Lat. tardo apparescens, apparescentem (LEI s.v. apparescere, 3, 190.1).
0.3 <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>: 1.
0.4 In testi tosc.: <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Stat. pis., a. 1327.
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
0.6 A Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.): Eo re aparisente Gasi. || Traduzione dall'arabo di Al Malik al-Zair, altro nome proprio del re Ghazi, utilizzato nello stesso testo anche come generic. titolo onorifico rif. al doge, parisente: cfr. Belloni-Pozza, Il più antico documento, p. 24.
0.7 1 Visibile, che salta all'occhio; palese, evidente. 1.1 Imponente di statura. 1.2 Cospicuo. 2 Splendente di luce. 3 Di bell'aspetto. 4 [Dir.] Reso noto, notificato. 5 [Titolo onorifico]?
0.8 Raffaella Pelosini 18.05.1999.
1 Visibile, che salta all'occhio; palese, evidente.
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 92.29:) La verginitade si è la roba bianca ove la macchia è più appariscente, e più laida che in altra roba.
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 8, pag. 96.6: E però in qualunque parte egli si tornava, tirava seco la vittoria senza niun dubbio. Questa cosa fu principalmente appariscente, quand'egli subitamente montò a cavallo, e coperto d'uno scudo di pedone, andò correndo verso il sinistro corno della battaglia...
[1] Jacopo Passavanti, Tratt. umiltà , c. 1355 (fior.), cap. 5, pag. 259.13: Ed essendogli pure affermato ch'egli era desso, disse: - Io mi credea trovare uno uomo grande e appariscente, del quale si dicevano tali e sì maravigliose cose: costui non ha niente d'uomo: che potrebbe egli avere in sè di bene?
[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 115.20: Rendeano li giovani alli vecchi così unico et appariscente onore, sì come se li antichi fossero comunemente padri di tutti i giovani.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 30, 1-21, pag. 636, col. 1.7: e dixe che quel setentrion no sappe mai che fosse né occaso né orto, sí come sae quel setentrion stellado che è appresso la tramontana. Qui vol dire: 'che sta sempre d'uno modo lucido, chiaro e aparisente, e no pòe essere ascosto da nuvole, salvo che per un modo, çoè da colpa comessa, la quale lo crove ch'el no pò apparire'.
[1] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 2, pag. 191.12: Nel corpo, sì com'è sanità, fortezza, allegrezza, bellezza, nobilità, libertà, essere destro e accorto, bene costumato, giocondo, bello parlatore, avvenente, bene complessionato, piacente, orrevole, appariscente e adorno.
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII. 7, pag. 476.12: «Tu se' dirittamente famiglio da dovere esser caro a un gentile uomo di questa terra che ha nome Egano, il qual molti ne tiene e tutti gli vuole appariscenti come tu se': io ne gli parlerò.»
[3] A. Pucci, Gismirante, a. 1388 (fior.), Cant. I, ott. 5.6, pag. 172: E per amor del suo padre ordinâro / tanto che stette in corte per donzello; / e serviva sí ben, l'avíe caro / il re Artúe sopr'ogni damigello, / e tutti i cavalieri inamorâro, / tanto egli era apariscente e bello...
4 [Dir.] Reso noto, notificato.
[1] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 42, pag. 147.10: Et che lo messo debbia accomandare le cose stazite a volontà di quelli che fa fare le stazine; sì veramente, che sia persona apparissenti quelli a cui fusse arricomandata la stazina.
5 [Titolo onorifico]? || Per l'interpretazione qui proposta cfr. 0.6 N.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 13, terz. 91, vol. 1, pag. 156: Allora Carlo appariscente, e visto / intese a voler prender la Corona / di Puglia, e di Cicilia, e farne acquisto.
[u.r. 18.05.2023]