APPARISCENZA s.f.

0.1 appariscenza, appariscenzia. cfr. (0.6 N) apariscienza.

0.2 Lat. tardo appariscentia (LEI s.v. apparescere, 3, 190.22).

0.3 Legg. S. Giuliano, XIV m. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Legg. S. Giuliano, XIV m. (tosc.); A. Pucci, Libro, 1362 (fior.).

0.6 N La lezione apariscienza di Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 31, pag. 362.8: «Abbellisca la vergognia e la apariscienza [i detti] e i fatti tuoi; però che dice Salamone: dinanzi a la grandine perirà lo [fico] e [dinanzi alla vergogna perirà la gratia]» non dà senso: si tratta di errore della tradizione, rifiutato dallo stesso editore che accoglie la lezione peritanza, tratta da altro codice.

0.7 1 Aspetto, fattezza esteriore (di persone). 2 Vistosità, bellezza (sia di persone, sia di cose).

0.8 Raffaella Pelosini 18.05.1999.

1 Aspetto, fattezza esteriore (di persone).

[1] Legg. S. Giuliano, XIV m. (tosc.), pag. 247.17: Giugliano avea molto bellissima persona, e piacevole, e attevole, e bene amava e temeva Iddio. E quando lo Re lo vide, molto li piacque la sua appariscenza, e disse, che fosse il bene venuto.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 15, pag. 122.30: Dido, avendo veduta la bella appariscenza d'Enea e udito il suo ornatissimo parlare, disse...

[3] Bel Gherardino, a. 1375 (tosc.), I, st. 29.4, pag. 118: Se G[herardin] parea prima giocondo / ch'avesse roba di sì gran valenza, / bene parea poi signore di questo mondo, / tanto era bella la su' appariscenzia.

2 Vistosità, bellezza (sia di persone, sia di cose).

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 69, terz. 36, vol. 3, pag. 268: Nel dett'anno fondata fu la Porta / di San Pier Gattolin, che appariscenza / ebbe più, ch'alcun altra prima scorta.

[2] A. Pucci, Bruto di Brett., a. 1388 (fior.), ott. 12.2, pag. 204: E Bruto disse: - Dama, i' non potrei / donna nomar di tanta appariscenza.

[u.r. 05.02.2018]