0.1 aparicione, aparicium, apariciuni, aparitione, aparitïone, aparitioni, aparitium, aparizion, aparizione, aparizioni, apparicione, apparicioni, appariciuni, apparitione, apparitioni, apparizion, apparizione, apparizioni.
0.2 Lat. apparitio, apparitionem (LEI s.v. apparitio).
0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., Addizioni 1329-35, (1329/1334); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.); Metaura volg., XIV m. (fior.).
In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).
In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.5 Locuz. e fras. fare apparizione 1.1.
0.7 1 [Rif. per lo più a entità e fenomeni soprannaturali, ma anche a persone, animali, fenomeni fisici:] l'atto improvviso o prodigioso del comparire, del mostrarsi alla vista, del materializzarsi; visione. 1.1 Locuz. verb. Fare apparizione: apparire. 1.2 [Festa religiosa]. 2 Fantasma, fantasia, visione (prodotto della facoltà immaginativa della mente, sia nella veglia, sia in sogno).
0.8 Raffaella Pelosini; Mariafrancesca Giuliani 11.04.2005.
1 [Rif. per lo più a entità e fenomeni soprannaturali, ma anche a persone, animali, fenomeni fisici:] l'atto improvviso o prodigioso del comparire, del mostrarsi alla vista, del materializzarsi; visione.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 19, pag. 413.4: E ancora fue questo quello die, che noi serviamo per Epifania, cioè apparizione e mostramento del sacramento del Corpus Domini...
[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 9, pag. 119.14: Ma quando appaiono gli mali angioli, vengono con volti laidi e crudeli, e generano pessimi e disonesti pensieri, facendo strepiti o salti o reggimenti di garzoni dissoluti, o di ladroni, per l'apparizione de' quali incontanente è l'anima spaventata...
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 29, proemio, pag. 510.5: nella IJ discrive una apparizione d'uno divino triunfo; e in questo termina questo canto.
[4] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 8, pag. 60.13: come leggiamo di s. Antonio, e di s. Ilarione, e di altri molti, li quali essendo dalle demonia assaliti, e spaventati sotto forme di diverse bestie, e con terribili apparizioni, non temeano, e faceano beffe di loro, dicendo col Salmista...
[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 24, pag. 180.15: Per la visione del quale gli entrò tanta paura, che tutta la virtude naturale parve che gli venisse meno in tanto, che per più dì non si potè levare di letto. Per la quale apparizione non credo che Santo Pietro volesse dimostrare altro, se non che quello che si fa a sua riverenza ello vede e accetta sempre.
[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 19, vol. 2, pag. 308.10: come per molte visioni, e apparizioni si mostra, che elli fuggono, e dispaiono, quando li religiosi si levano al mattutino a lodare Dio.
[7] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 11 ch., pag. 177.5: e dice che alcuna volta di notte, quando è sereno, aparisce nell'aiere alcuna apertura e pare che 'l cielo sia aperto; anche alcuna volta v'aparisce alcuno colore sanguigno. La cagione di queste apparitioni è somigliante a la cagione de li accendimenti che apariscono ne l'aiere, de' quali avemo detto disopra...
[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I. introduzione, pag. 10.26: non solamente pochi ne guarivano, anzi quasi tutti infra 'l terzo giorno dalla apparizione de' sopra detti segni, chi più tosto e chi meno e i più senza alcuna febbre o altro accidente, morivano.
[9] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 24, pag. 195.4: Per la qual aparicium non creo che san Pero vorese demostrà' atro, se non che ço che se fa a sua reverencia ello vei e acepta semper.
- [Rif. all'apparire, al mostrarsi di Cristo dopo la Resurrezione].
[10] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 88, pag. 420.22: Col vedere provò Cristo la sua santa Resurrezione, per l'apparizioni, che ssi mostrò a' discepoli suoi, e fuoro tredici volte tra in generale e in particulare: le diece si traono de' vangelii, le tre scrisse Santo Paolo. La prima apparizione fu a Maria Maddalena...
[11] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 170, pag. 127.18: poy aparit a tuti li apostoli k'erano saray in caxa da l'ora de sira, o' El intrà siando le porte seray, sì como [dixe] sancto Iohane. Queste in viij aparitione in lo primero dì.
[12] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 55, pag. 628.10: Udito avete l'affannosa e vituperosa fine e cruda morte ch'egli per noi sostenne; e similemente la pia redenzione, la vittoriosa resurrezione, e la mirabile apparizione, e la gloriosa ascensione v'ho mostrato...
[13] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Tavola dei capitoli, vol. 1, pag. 9.6: Et primo recitatur tuctu l'ordini di la resurrecciuni di Cristu, et comu Cristu si legi X volti apparuisse. Perkì tucti kisti appariciuni non scrivi santu Matheu.
[14] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott.118.6, pag. 434: Con lor non era l'apostol Tommaso / a quest'apparizion, presente, fatta; / ma poca d'ora dimora o soggiorna, / che in quel loco a' suo compagni torna.
1.1 Locuz. verb. Fare apparizione: apparire.
[1] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1428, pag. 76: levarse su li dormienti, / li corpora ke c'erano messi / en li monumenta destesi / mantenente se levaro, / et da morte resuscitaro; / a molte genti e a persone / fecero aparitïone / en la sanctissima civitade / de Iherusalem, nostra mate.
[1] Stat. sen., Addizioni 1329-35, (1329/1334), pag. 330.13: La Invenzione di Sancta Croce. - Sancto Ioanni Porta Latina. - L'Apparizione di sancto Agnolo. - Pentecoste.
[2] Stat. sen., 1343 (2), L. 1, pag. 83.37: Santo Giovanni a Porta Latina. L'apparitione di santo Michele archangelo. Santo Victorio martire.
2 Fantasma, fantasia, visione (prodotto della facoltà immaginativa della mente, sia nella veglia, sia in sogno).
[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II cap. 4, pag. 665.7: Massimamente si studii l'anima che non ricevi e non accetti veruna sensibile o visibile fantasia, ovvero apparizioni di spirito, ovvero di dolcezze o dolci canti o suoni, o odori, ovvero simili cose, acciò che non cada dalla diritta regola della fede, la quale non è di cose sensibili e visibili, ovvero immaginabili...
[2] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 325.22: E però non è al tutto da negare che ne' sogni non si possa tenere mente, e avere alcuna verità per immaginaria apparizione, o per visione e revelazione fatta per sogno...
[3] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 336.24: L'altra cagione spirituale dalla parte di fuori del sognare, può essere dal diavolo, il quale, come detto è di sopra, puote fare sognare imprimendo alcune apparizioni immaginarie e fantastiche visioni nel capo di coloro che dormono...
[u.r. 14.02.2021]