APPELLO s.m.

0.1 apeli, apello, appello.

0.2 Da appellare.

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

0.5 Locuz. e fras. fare appello 5; senza appello 6.

0.7 1 Richiesta; perorazione. 2 Chiamata, convocazione. 2.1 Sfida. 3 Appellativo, denominazione. 4 Richiamo, fischietto. 5 [Dir.] Ricorso a un'autorità superiore (sia politica, sia giuridica) perché sia resa migliore giustizia. 5.1 [Istituto del dir. romano: provocatio ad populum]. 6 Revoca. Locuz. avv. Senza appello: irrevocabilmente, definitivamente. 7 Accusa.

0.8 Raffaella Pelosini 25.06.1999.

1 Richiesta; perorazione.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 22.30, pag. 140: Quando nella contrata t'aiace alcun castello, / 'n estante mitti screzio enfra frate e fratello: / all'un getti el braccio en collo, all'altro mustri el coltello: / si no assente al tuo appello, menaccigli de ferire.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Sal. 1, cap. 2, pag. 4.9: E mandovelo Marco Trinio per assembrare navilio per distrugiare una isola che avea nome Nitilene, là ove ruppe la nave di santo Paolo, quando Sesto, lo procuratore d'oltre mare, lo mandò legato a Nerone, per ciò ch'elli avea fatto uno appello per la fede di Xristo per la quale lo volevano uccidere.

2 Chiamata, convocazione.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 44.26, pag. 174: oderai lo mal appello, si i vai 'nante en nimistata.

- [Rif. alla battaglia].

[2] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 9.cap. 23, vol. 4, pag. 24.7: per messer Ricciardo da Siena cardinale e sommo legista, e per messer Gianni di Namurro per teologia, e per messer fra Gentile cardinale per decreto, e per messer Caroccio e messer Guiglielmo d'Ebole Catalani, valenti e prodi cavalieri, per appello di battaglia.

2.1 Sfida.

[1] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 46.9: per la qual cosa il Re Carlo li mandò ch'egl'era traditore, et che di quello l'appellava di provarlile se se ne usasse disdire comunque e' volesse, et dove, o corpo ad corpo, o con quanta gente e' volesse; et per questo appello sì si ingaggiaro di fare battaglia insieme con C Cavalieri da catuna parte...

3 Appellativo, denominazione.

[1] Gesta Florentin. (ed. Hartwig), XIV pm. (fior.), pag. 284.13: Nel MCCLXXXIII avendo lo re Karlo appellato traditore Piero di Ragona per quello appello s'ingaggiaro insieme di battagla...

4 Richiamo, fischietto.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 69.3, pag. 364: Sì como sor oxelaor / con soi oxeli cantaor / e con enzegne e con apeli / prende e aver oxeli...

- Fig.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.213, pag. 326: desprexiando li deleti / che 'lo doveiva aver sospeti, / chi como venti gi fuzivan / e tanto mar gi apareivam, / odando ben li xivoreli / de le Scriture, e i apeli / de li messi de De' qui criam / e a far ben sempre ne inviam...

5 [Dir.] Ricorso a un'autorità superiore (sia politica, sia giuridica) perché sia resa migliore giustizia.

[1] Lett. sen.>fior., 1314, (1314), pag. 18.6: onde ellino trassero fuori una lettera di· re, ne la quale si contenea che tutti i Melanesi potessero andare e venire e stare per lo reame, e che non fosse detto loro nulla per neuna cagione, nè domandato nulla in fino a tanto che la sentenza fosse renduta de l'apello avieno fatto...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 62, vol. 2, pag. 115.1: Ma l'abate di Cestella non volle consentire all'apello, anzi si partì, e tornossi in Borgogna, male del re di Francia...

- Locuz. verb. Fare appello.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 86, vol. 1, pag. 543.7: In questi tempi essendo lo re Carlo con tutta la sua baronia a corte di Roma nella città di Roma, e dinanzi a papa Martino e a tutti i suoi cardinali avea fatto appello di tradigione contro a Piero re d'Araona, il quale gli avea tolta l'isola di Cicilia...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 55, vol. 2, pag. 89.15: E ciò fatto, di questa querela si fece triegua e appello a Parigi dinanzi al re...

[5] A. Pucci, Madonna Lionessa, a. 1388 (fior.), Ott. 24.4, pag. 221: Il re tiene in pregione, / benché questo dovete voi sapello, / nostro signor ch'elli ha 'n condennagione: / a tal condennagion facciamo apello.

5.1 [Istituto del dir. romano: provocatio ad populum].

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 45, pag. 308.12: Se voi avete alla plebe romana tolto l'aiuto de' tribuni, e l'appello, ch'erano due rocche e due fortezze di libertà...

6 Revoca. Locuz. avv. Senza appello: irrevocabilmente, definitivamente.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 9, terz. 44, vol. 1, pag. 103: Poi in Soría conquistò senza appello / una Città, che si chiamava Lappo, / e presevi il Soldan, ch'era ribello.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 48, terz. 66, vol. 3, pag. 40: e perchè quivi era morto il fratello, / gli diede d'uno stocco per la schiena, / e morto cadde in terra sanza appello.

7 Accusa.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 30, pag. 111.14: chè, per le vostre prodezze e bontà, lo re Languis è diliberato veramente e d'ogni accusa o misfatto o appello che fatto fosse a lui o di lui per fino alla giornéa d'oggi.

[u.r. 15.10.2008]