0.1 aperceparsene, apercevú, aperçevudo, apercippi, apercippiru, apersevere, aperseverono, apersevete, apersevette, apersevettono, apersevute, apersevuto, apperceputo, apreçevudo, 'persevuto.
0.2 Fr. ant. apercevoir.
0.3 Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).
In testi sett.: Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Pron. Accorgersi. 2 Percepire con i sensi, vedere; conoscere intellettualmente, spiritualmente
0.8 Raffaella Pelosini 25.06.1999.
[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 5.86, pag. 110: Così, madonna mia, / l'Amor s'è apperceputo / che non m'avria potuto / traer'a sé se non fusse per voi...
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 21, pag. 264.14: chè l'uomo può ben fare male, con intenzione di far bene; donde il giudice die più guardare, se può aperceparsene, alla intenzione che al fatto. || L'accento della forma (bisdrucciola) è dimostrato dall'apertura di er in a, caratteristica dell'area senese in postonia.
[3] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2461, pag. 114: Eustadio, quando l'a veçú / L'oste de lla, e apercevú / Fo de aver pur la bataia, / Con chavallier pur de gran vaia / Un bastonçel prexe in soa man...
[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 5, vol. 2, pag. 130.24: Ca issu s'apercippi beni commu sayamenti issu divia sarciri quillu cunsulatu, lu quali issu avia impetratu con tanta fatiga.
2 Percepire con i sensi, vedere; conoscere intellettualmente, spiritualmente.
[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2180, pag. 106: E quando lo fo aperçevudo / E per lo inperador veçudo, / Allora dexese de prexente / Li chavalieri ço delly destrieri corenti.
[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 12, par. 5, pag. 66.3: E lla chausa di ciò si è che ll'università de' cittadini puote melglo avertire e apersevere la difalta che ppuò chadere nella leggie che ll'uomo vuole stabolire e in chatuna parte di sé, ché tutte cose corporali son maggiori di quantità e ddi vertù che qualunque parte di sé presa tutta per sé.
[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 28, par. 16, pag. 472.18: «Così quando sarà veduto il prenze de' pastori», di Giesù Cristo parlante, «apersevete la glolia, che non può infracidare».
[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 29, par. 6, pag. 502.6: Io dico mispregievole stabolireste, questo a vostra reverenza io dico, cioè a ssapere che coloro isaminano le chause terrene, ch'anno apersevuto la sapienza delle cose di difuori.
[u.r. 19.05.2008]