APPETTO (2) prep.

0.1 apeto, apetto, a petto, appetto,a ppetto.

0.2 V. appetto 1.

0.3 Doc. fior., 1262-75: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1262-75.

0.5 Locuz. e fras. appetto a 1, 2; appetto di 1, 2; d'appetto a 2.1.

0.7 1 Di fronte, dirimpetto.

0.8 Fabio Romanini 18.05.1999.

1 Di fronte, dirimpetto.

[1] Doc. fior., 1262-75, 38, pag. 308.6: avenne charta p(er) mano di s(er) Bindo notaio che stae in Borgho a petto le chase delli Acciaiuoli.

- Locuz. prep. Appetto a.

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 63, pag. 113.21: E ppoi sì si avisano li cavalieri l'uno a ppetto dell'altro, e rrifeggionsi insieme, sì che ciascuno cadde a tterra del cavallo e i loro cavagli riverti in terra sopra loro sengnori...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 26, vol. 1, pag. 453.7: In questa stanza, l'una oste appettoa l'altra, i baroni del Regno ribelli del re Carlo fittiziamente, per fare isbigottire lo re Carlo e sua gente, feciono venire nel campo di Curradino falsi ambasciadori molto parati...

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 15, pag. 133.16: E così diceva la reina e molt'altri, ma Latino mai non si rivolse della promessa fatta ad Enea; onde vegendo Turno Latino così disposto, ragunò gente e con sua oste si puose appettoa' troiani con quattordici buoni capitani, fra' quali fu la reina Cammilla, la quale non era usa alla rocca ma alla spada, però ch'ell'era gagliardissima e bella e leggiera e vergine, ché mai non avie voluto marito.

- Locuz. prep. Appetto di.

[5] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 50.21: sì varrebbe il pipero a denaro per denaro tanti soldi a grossi di Vinegia, di soldi 52 a grossi di Vinegia uno fiorino d'oro o vero ducato, di denari 26 a grossi il grosso di Vinegia, quanto sarà posto appetto di ciascuno numero di carati scritti qui appresso ordinatamente: Gostantinopoli e Pera con Napoli di Terra di Lavoro Canne 42 e palmi 6 di tele line di Napoli fanno in Gostantinopoli picchi 100, cioè sono telle della Cava.

1.1 Fig. Di fronte, presso.

[1] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 13, pag. 30.12: Abbiamo adunque che per correggersi da' vizii e da' peccati, s'acquista la grazia di Dio, com'è detto: e così similemente se ne acquista buona fama appetto gli uomini di questo mondo; la quale fama tutti siamo tenuti di procurare d'averla.

[2] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 63, pag. 76.21: La quale superbia fa nascere subito la inobedienzia, la quale è cosa troppo spiacevole appetto Dio.

2 Fig. Locuz. prep. Appetto a: rispetto, in confronto a.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 4, ott. 50.8, pag. 369: e dipartissi il suo dolore amaro il qual l'avea col lagrimar consunto, / e le sue membra forze ripigliaro; / ma tutte altre allegrezze furon nulla / apetto a quando vide la fanciulla.

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 85, pag. 322.8: e vi prometto che io anderò al grande diserto a servire a Dio, imperò che tutti gli onori vengono meno e sono tutti fallaci apetto al suo -.

[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 30, pag. 220.28: Al tempo di Cesere, secondo Lucano, tanto davano le femine agl'uomini di d[ot]e quanto gl'uomini a loro, ciò è ch'apetto ala dota dela donna metteva il marito altrettanti danari e menavalasi a casa e di quello che fruttavano le due dote mai non toccavano se non per comune bisogno...

[4] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 15, pag. 257.18: Molti altri a questi stimano ogn'altro diletto essere niente appetto al seguire le fiere pe' boschi o li uccelli pe' campi o' pesci pell'acque e simile cose.

- Locuz. prep. Appetto di.

[5] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 102, vol. 7, pag. 227.10: Veggendosi così assalire il re Amare per terra e per mare, e che la sua forza e seguito non era forte a petto della forza del suo nimico, si partì di Tunisi con mille barbari, e i soldati cristiani nol vollono seguire per la sua avarizia, e andonne verso il Caroano per andarsene alla città di Susa.

2.1 Fig. Locuz. prep. D'appetto a: di fronte a, al confronto con.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 12, terz. 50, vol. 1, pag. 140: E fer di lor dodici Paladini, / e poserli d' appetto alla contesa, / dicendo: E' converrà, ch' a terra chini.

[u.r. 18.02.2008]