APPIANATO agg.

0.1 apianata, apianato, appianate, appianati, appianato.

0.2 V. appianare.

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 4.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Palamedés pis., c. 1300; Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.).

0.5 Locuz. e fras. essere appianato 3.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Levigato, privo di scabrosità in superficie. 2 Steso, adagiato. 2.1 Letto appianato: letto imbandito, su cui sono adagiate le immagini votive degli dei. 3 Locuz. Essere appianato con: essere allo stesso livello (di). 4 Fig. Soddisfatto (di qsa).

0.8 Raffaella Pelosini 29.03.1999.

1 Levigato, privo di scabrosità in superficie.

[1] Palamedés pis., c. 1300, Pt. 2, cap. 11, pag. 55.5: e a piè di quelle quatro tombe avea una grande pietra di marmo vermiglio pulita e apianata troppo bene, e in quella pietra avea lettere intagliate...

2 Steso, adagiato.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 83.2: Gli quali poi ch'ella ebbe raumiliati con preghieri e con lungo mormorio, comandò che 'l voto corpo di Eson fosse tratto fuori agli altari; e risoluto con incantagioni ne' pieni sonni, simigliante a uomo sanza anima, lo distese nelle appianate erbe.

2.1 Letto appianato: letto imbandito, su cui sono adagiate le immagini votive degli dei. || L'espressione rende il lat. lectisternium di discussa etimologia (cfr. DELI 2 s.v. lettisternio).

[1] Gl Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 43, gl. i, pag. 29.20: Lectisternia erano i lecti appianati, ove si coricavano le ymagini degl'idii e quindi nacquero li giuochi secolari.

3 Locuz. verb. Essere appianato con: essere allo stesso livello (di).

[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 65, vol. 1, pag. 150.12: e pigliando la via a parte sinistra, su montando per XII passi, sì truovi un grande muro, alto dinanzi ben XX piedi, e aguagliato su col monte. Montando alto di questo muro, a levante, essendo in cima, di sopra, sì è apianato col monte di sopra, coperto di terra, e largo XVIII piedi, e altrettanto lungo; e à bene tre finestre di sopra, che guardando per esse, non ci vedi fondo.

4 Fig. Soddisfatto (di qsa).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 3, cap. 7, pag. 98.7: La terza differenza si è, che quelli che odia non può essere sazio; ché quello che elli odia, non potrebbe avere tanto male, ch'elli non volesse che elli n'avesse ancor più, ma quelli ch'è corrucciato può bene essere appianato e sazio...

[u.r. 28.09.2009]