APPICCATO agg./s.m.

0.1 apicada, apicadi, apicado, apicae, apicata, apicati, apicato, apiccata, apiccate, apiccati, apiccato, apicchata, apicchate, apicchati, apicchato, apichada, apichadi, apichado, apikade, appicata, appicate, appicati, appicato, appiccata, appiccate, appiccati, appiccato, appichada, appicchata, appicchato.

0.2 V. appiccare.

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Doc. aret., 1349-60; Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Fissato a qsa, in modo da rimanervi sospeso; appeso. 1.1 Tenuto insieme con qsa cui aderisce. 1.2 Legato, vincolato, afferrato. 2 Sost. Impiccato.

0.8 Niccolò Scaffai 05.07.2000.

1 Fissato a qsa, in modo da rimanervi sospeso; appeso.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 237.8: Tu, secondo la sua arte, ordina il fuoco e l'arme dell'uomo, le quali il crudele lasciò apiccate nella cammera...

[2] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 106.27: e così stagando in gran festa, un deli scudi che iera apicadi dentro dal tenpio chaçé e tocà Arçia moier de Poliniçe, sì che tuti li ornamenti ch'el' avea in cavo caçete tuti in tera e speçase tuti e non fese altro mal.

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 87, pag. 331.19: e appresso, egli s'arma diligentemente e di grande vantaggio delle sue finissime armadure, e sìe si reca per la mano sua una forte e pesante mazza di ferro, con tre grosse palle di ferro appiccate alla detta mazza con buone catene, che ciascuna delle dette palle per sè medesima pesava cento libbre.

[4] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 3.18: Et Appollonio disse de sì, et ch' ello aveva ben veggiudo la testa taiada dello homo appichada alla porta del palaçço per questa chagion.

[5] Doc. aret., 1349-60, pag. 174.22: IJ sciugatoi larghi, apicchati, sutili; VJ sciugatoi apiccati, roggi.

[6] San Brendano ven., XIV, pag. 58.20: E quela casa, in la qual eli stava, ela iera quasio inbrigada intorno li paredi de vasieli apicadi, li qual iera de diverse nature de metali, sì como de freni e de corni adornadi d'arzento intorno.

- Appiccato sulla croce: crocifisso.

[7] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 100.23: ecco venire molti cavaleri armati e veneno verso loro, ch'erano mandati da Pilato, ch'i rumpesseno le gambe a quî du' ladroni, i qua erano crucifixi da lato de Cristo, açò ch'i morisseno e poi fosseno despiccati, açò ch'in lo gran die del sabado i corpi loro no remagnesseno apicatisu la croxe.

1.1 Tenuto insieme con qsa cui aderisce.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 19, pag. 111.8: Colombi sono uccelli di molte maniere e di molti colori, che usano intorno agli uomini, e non hanno niente di fiele, cioè il veleno che hanno gli altri animali appiccato al fegato.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 38, pag. 54.9: Egli ànno una vena di terra la quale è buona a· cciò, e pongolla nella fornace ardente, e 'n su la fornace pongono graticole di ferro, e 'l fumo di quella terra va suso a le graticole: e quello che quivi rimane apiccato è tuzia, e quello che rimane nel fuoco è spodio.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 225.35: Sforzavasi Ercole di trarsi di dosso il mortale vestimento; questa attraeva seco la buccia, o stava appiccata alle membra...

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 16.6: Locchi si è la terza ragione della lana quando si briscia. Steccata vuol dire levato del tosone della lana pura le zacchere della lordura della berbiccie appiccata alla lana.

[5] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 5. 20.6, pag. 64: tutto di sangue da capo 'l bagnaro / po' che adosso tutta si gl'incorpora, / sì che spogliandol tutto lo straziaro: / ch'era ap[p]iccata, però sì lo scorpora...

1.1.1 [Con valore più generic. locativo:] unito (con).

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 19, pag. 111.8: Colombi sono uccelli di molte maniere e di molti colori, che usano intorno agli uomini, e non hanno niente di fiele, cioè il veleno che hanno gli altri animali appiccato al fegato.

1.2 Legato, vincolato, afferrato.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 32, pag. 164.22: Videvi uno, ch'avea nome el Ix[iòn], che fece un grande forfatto, e avea il capo apiccato a una ruota, la quale, volgendo continuamente, gli tempestava il capo: o eravi legato il capo overo il v'avea sì acostato, che sempre era tempestato.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 5, pag. 246.34: E asemblansi li uomini; e il primo giovane, nome Intacide, fitto la saetta nell'antenna, ispaurì la colomba: il secondo, nome Nesteo, colla saetta ispezzò i legami colli quali la colomba stava apiccata...

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 176.16: E vogliendovi saltare entro, non si poteo muovere in alcuno luogo; e stette ferma appiccata allo scoglio...

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 3, pag. 18.14: E volendosi gittare nell'orto, vide subitamente lo serpente intraversato nella via, e tutto spaventato cadde a retro e rimase appiccato per lo piede, però che il calciamento si tenne a un palo della siepe...

2 Sost. Impiccato.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 1, pag. 13.21: Vedi quello che addiviene de l'appiccato, che non àe odio al ribaldo che l'appicca però che sa ch'elli nol fa per male, sì che li è leggieri.

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 22, par. 1, vol. 2, pag. 95.8: Li cruchifissi non murianu cussì tostu comu hogi morinu li appicati per la gula.

[u.r. 05.12.2012]