APPORRE v.

0.1 apogna, apognano, apognino, aponano, apone, aponea, aponeano, aponendole, aponendoli, aponendomi, aponendosi, aponere, aponesse, aponessela, apongnancj, apongnano, apongono, aponi, aponj, apono, aponude, apore, aporgli, aporlo, aporò, aporrai, aporre, aporrò, aporronno, aporvi, apose, aposeno, apost', aposta, aposte, apostili, aposto, appognendo, appon, appona, apponanse, apponare, appone, appo-ne, apponea, apponeano, apponendo, apponendogli, apponendole, apponendoli, apponer, apponerà , apponere, apponerò, apponesse, apponessero, apponevangli, apponevano, apponga, appongano, appongha, appongo, appongono, apponi, apponj, apponiamo, apponudo, apporle, apporrà , apporrai, apporre, apporrebbero, appose, apposeli, apposelili, apposergli, apposero, apposersi, apposito, apposono, apposta, apposte, apposti, appostigli, apposto, appostomi, appostovi, appostu, appuose, appuosongli, appuosono, apugna, apuose, apuosegli, apuoseli, apuosogli, apuoxj.

0.2 Lat. apponere (LEI s.v. apponere).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., 1321; Stat. pist., 1349.

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, (1287); Doc. bologn., 1287-1330, [1305]; Stat. venez., 1366.

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. avere per apposto 5.1.1; avere per non apposto 5.1.1.

0.7 1 Porre, collocare (anche fig. e in contesto fig.); disporre (anche pron.). 1.1 [Rif. a sigilli o firme, aggiunti a scopo di autentica di un documento]. 1.2 Porre accanto o accostare; riferire, applicare, associare. 1.3 Porre di fronte; mettere in vista, esporre; offrire. 1.4 [Mat.] Porre come punto di partenza. 2 Spalmare, applicare. 3 Ascrivere (anche ingiustamente) a titolo di colpa; accusare (di un reato). [Dir.] Denunciare pubblicamente. 3.1 Sostenere un'accusa, deporre contro. 3.2 Imporre d'autorità (una pena o una condizione). 4 Sostenere una tesi contraria, obiettare. 4.1 Opporre; assumere una posizione polemica, opporsi. 4.2 Concordare su una posizione, attenersi. 5 Esporre; raccontare. 5.1 [Dir.] Dichiarare (a un'autorità). 6 Sost. Intuizione casuale.

0.8 Fabio Romanini 02.08.1999.

1 Porre, collocare (anche fig. e in contesto fig.); disporre (anche pron.).

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), Tenz. 77.12, pag. 227: Ai com' potente sengnoria è questa, / che dona e presta - sì com'à in gradire! / Da molta gente è apellato dio; / ma non son io - in tal risia aposto, / ancor che 'l costo - d'Amor mi tene a freno.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 28, 88-96, pag. 629, col. 2.7: 'Lo doppiar di scachi' si è apore sul tavolero dove se çoga a 'scachi', sul primo scacho uno, sul secondo doe, sul terço quatro... e cussí redopiando fino all'ultimo scacho ch'è lo 64...

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 77.17: l'api di Platone annunziatrici furono di felicitade solida et eterna, apponendo mele alli labriciuoli di lui, dormendo fanciullo nella culla.

[4] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 2, par. 33, vol. 1, pag. 358.1: Siano tenute tucte egl notarie e arte de notaria adoperante en la citade, contado e destrecto de Peroscia e anche mò egl notarie del castello de la Pieve e de la citade de Nocea e del castello de Gualdo en gle strumente egl quagle scriveronno aponere promessione de confessione fare denante dagl giudece de la citade de Peroscia...

[5] Stat. pis., 1322-51, cap. 132, pag. 573.24: et con loro tracterò et a loro comanderò, se fie bisogno, sotto certa et grave pena, che in delli loro Brevi de' dicti porti di Sardigna s'apogna et scrivasi spetial capitulo, comporre da' savi homini, da' dicti comsuli et capitani chiamare, che le navi et legni li quali si charichano in delli porti di Sardigna, charichanosi et charicare si debbiano ad salvamento di quelli nave et legni a provigione de' comsuli de' dicti porti in Sardigna existenti...

[6] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 20, parr. 55-61, pag. 332.22: quando fecero el sacrificio, Caim el fece con un fasso de spine e Abel 'l fece con un fassio de biada: quello che fé Caim fé un fumo turbido, il qual s'apose 'nanti la luna, e quel de Abel fo riceputo al ciello.

[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 23, par. 1, vol. 2, pag. 98.10: comu eu su unu, cumpositu di anima racionali et di corpu, cussì Iesus di divinitati et di humanitati cumpostu, et apposta la humanitati supra.

- Fig.

[8] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), tenz. 1, canz. 1.31, pag. 451: Chi vole dir: «Ché non ti parti, folle?»; / «Non ho il poder, c'Amor mi tien riposto, / e 'n fera segnoria m'ave aposto, / sì c'assai peggio son certo che guasto; / arditanza, bailia tutta mi tolle / la segnoria che per forza seguisco.

1.1 [Rif. a sigilli o firme, aggiunti a scopo di autentica di un documento].

[1] Doc. bologn., 1287-1330, [1305] 10, pag. 72.3: Et anchemo a maor fermeça sì faço in questa cedola lo meo segno, lo qual eo e òe usao et uso in le mie litere e sì i apono lo meo sigello.

[2] Stat. pis., 1330 (2), cap. 86, rubrica, pag. 527.4: Dei nomi, che si debbiano apponere in delle lectere et in delle provisioni; et dei tituli, che si debbiano ponere ad consigli...

[3] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 2, par. 34, vol. 1, pag. 358.8: E gle dicte notarie siano tenute en gle suoie contracte e estromente da mò ennante egl nome e gl soprenome degl contraente e 'l soprenome del pate de cotagle contraente ponere, a pena de .C. solde de denare; e, se aposto non sirà, nientemeno vaglla el contracto e lo strumento.

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 36, pag. 605.34: Anchora, inducti per quelle medesme ragione et cagione, volemmo e comandemmo che tuttafacte le comunità et università predicte, chi ànno et enno usate d'avere o averano da qui innançi sigillo proprio, in quello sigello, sopra le arma o insigne d'essa comunità, apparentemente infra lo dicto mese faciano apponere e schulpire le arme della Ghiesia o fare refare de novo i suoi sigilli...

1.2 Porre accanto o accostare; riferire, applicare, associare.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 69.19: Omai proverà come non attese quello che promise, in ciò che promettea di trattare per rettorica ogne causa et ogne questione. Et ciò fae a guisa de' savi, i quali vogliendo mostrare la loro sapienzia sì ll'apongono ad alcuna arte per la quale non si puote provare; come s'alcuno volesse trattare d'una questione di dialetica et aponessela a gramatica, per la quale non si pruova né ssi potrebbe provare, e ciò mosterrebbe usando per argomenti la sua sapienzia...

[2] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 494.5: Enfratanto, o se ella firà portada sopina in lo letto, tu vadi a la lettica de la donna desenfençevelmente, e açò che algun non appona le odiose rechie ale parole, quanto tu poi, covri tu, scaltrido, cum dubiosi segni; o se lo spatioso portego firà tridado da quella, qui tu similmente conçunçi le compagneveli demorançe.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (ii), par. 14, pag. 599.14: Non dobbiamo per la nuvola, quantunque infra' termini della deità di Giunone creata sia, intendere regno, ma, in quanto ella è in similitudine di Giunone apposta ad alcuno, diremo per quella doversi intendere quello che violentemente in terra si possiede...

[4] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 34, vol. 6, pag. 301.11: 6 . E sì come il cuore di quella femina che partorisce, così è il cuore tuo con sogno fantastico; se la visione non ti sia mandata dallo Altissimo, non vi apporrai il cuore tuo.

1.3 Porre di fronte; mettere in vista, esporre; offrire.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Penelope, pag. 2.20: Troja è tornata in cenere; il mio marito è sano e salvo; li Duci de' Greci sono tornati; gli altari fumano; la preda de' barbari apposta è a onore degli Iddii del paese...

[2] Stat. castell., XIV pm., pag. 211.18: Ma quando adevenisse k' essi lavoratori stessaro a lovorare ad altrui spese, sia a loro licito de mangiare de ciascuna cosa a loro aposta, se non fosse el venardì overo altro die e·llo quale fosse a tucta gente degiunio comandato da la ghyesa.

1.4 [Mat.] Porre come punto di partenza.

[1] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 48, pag. 44.38: Si dee fare per lo chatuino cioè per la poxizione e apontj in ciò che ttu vuoj; e pongniamo che questj che qui si sono fuxxino 8, perochè in 8 si truova 1/2 e il 1/4, e pigla, chome dicie di sopra, 1/2 di 8 che è 4, pigla 1/4 di 8 che è 2 e radoppia 8 fae 16 e rachoglj tutti questj cioè 8 e 4 e 2 e 16 fae 30 e ponivj su quello cholonbo; àj in tutto 31. Sichè te ne manca 69 e di': per otto che io m'apuoxj, me ne mancha 69.

[2] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 49, pag. 46.32: Apongnancj che esso n'abbj 24, ponvene su altrettantj fae 48, e poj pigla 1/2, che è 12, àj 60 e poj pigla 1/4, che è 6, e ponvj suso uno che àe choluj e àj in tutto 67. E noj diciamo che debono essere 100; adunque per 24 che io m'apuoxj, mj mancha 33. Adunque di': per 24, meno 33.

2 Spalmare, applicare.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 58, pag. 36.20: Elli onoravano gli altri idii a bene fare, ma la Febre adoravano ne' templi a meno nuocere, de' quali templi ancora n'ha uno nel palagio e l'altro è ne l'aia de' monimenti mariani e 'l terzo è nella più alta parte di Vico Lungo, e ne' decti templi si portavano li rimedii ch'erano apposti a' corpi degl'infermi, i quali rimedi erano pensati con alcuna ragione d'uso ad umiliare gli calori.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 86, pag. 579.22: Al quale avendo Damocle risposto sé sommamente disiderarlo, comandò Dionisio che esso fosse posto sopra un letto di preziosissimi ornamenti coperto, e quindi comandò gli fosse aparecchiata una ricchissima mensa e preposto per servidori fanciulli bellissimi, li quali sollicitamente ad ogni suo comandamento il servissero; e quindi gli fece aporre preziosissimi unguenti e corone e incendere soavissimi odori e aportare esquisite vivande...

3 Ascrivere (anche ingiustamente) a titolo di colpa; accusare (di un reato). [Dir.] Denunciare pubblicamente.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 90.11: Verbigrazia: Fue trovato che in Roma si trattava tradimento e fue alcuno che ll'aponea contra Iulio Cesare, et esso dicea: «Contra me non si conviene muovere di ciò questione, ma contra Catellina che ll'àe fatto e fa tutta fiata».

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 10.92, pag. 70: Se disdegnansa Amore alcuna à preza, / volendo apporre [a] offeza / ch'eo fui 'n sua signoria, or ne son fòra, / dico lui che restora, / il tormento ch'[ò] avuto, ogni mio fallo, / e ch'e' per vero sallo...

[3] Memoriali bologn., 1279-1300, (1287) 23.6, pag. 45: Ch'è forsi per ventura che bosia, / ch'el no è vero quanto l'om apone.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Sal. 2, cap. 1, pag. 45.24: ma Cesare lo minacciò tanto che se ne rimase, temendo che non li fusse apposto alcuno forfatto unde morisse a torto.

[5] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.10, pag. 162.33: E io che n'era stato accusato, e appostomi che io avea offesi quelli Ordini, proposimi observarli, e non lasciare fare l'uficio contro alle leggi.

[6] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 387, col. 2.20: Forte et arditamente s'escusava, dicendo che questo ge fecea alcuno seo male vicino per odio che gie portava, et in per zo tale fallo ge aponea per che la cosa molto ingressava.

[7] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 24, 142-154, pag. 549, col. 2.7: Veçendo alcuna parte de questa Comedia, gli aponeano ch'era ditto d'erixía, et per consequens l'A. de quella fosse patarino...

[8] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 15, pag. 120.2: perocchè volendo ricoprire i loro difetti, sogliono apporre molte falsità a coloro, da i quali si partono, dicendo, che erano fatte loro troppe ingiurie, e che fra loro si fanno molti mali, acciocchè le genti gli abbiano per iscusati.

[9] Stat. pist., 1349, pag. 109.14: e de qualuncha accusa o vero dinonça che alquna persona apponesse co[n]tra alquna persona per alquno suo bisogno dr. VI...

[10] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 6, pag. 158.14: Contro a ciò fanno quelle persone che, o negando il peccato o scusandolo o accagionandone altrui, non manifestano i peccati quali e quanti sieno. Così troviamo che fece Adamo ed Eva; chè Adamo l'appose ad Eva, e anche a Dio, dicendo: Mulier quam dedisti mihi sociam, dedit mihi, et comedi...

[11] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 99.24: Fu in prima fedito da Napoleone e Sandro di notte tempo a grande tradimento, per male che gli voleano, e vogliendolo apporre a' Bostichi ch'avessono fatto loro vendetta...

3.1 Sostenere un'accusa, deporre contro.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 143.17: tuttodie ragionano le genti insieme di diverse materie, nelle quali adiviene sovente che ll'uno ne dice il suo parere e dicelo in un suo modo e l'altro dice il contrario, sì che sono in tencione; e l'uno appone e l'altro difende, e perciò quelli che appone contra l'altro è appellato accusatore e quelli che difende èe appellato accusato, e quello sopra che contendono è appellata causa.

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 54, pag. 160.5: Et quelli cotali depositarii lo decto pregio debbiano tenere dì octo; et infra li suprascripti dì octo lo venditore de la cosa possa monstrare ogne sue ragione contra colui che apposto l'ae al bando de la suprascripta vendita, sì quello cotali che apposto v'avesse fusse pagato in tucto o in parte di quello che dimandasse in su la cosa...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 18, vol. 2, pag. 541.28: E nel detto parlamento piuvicò non dovutamente papa Giovanni XXII essere eretico e non degno papa, apponendogli sedici articoli incontro...

[4] Stat. fior., 1338/70, cap. 21, pag. 285.4: Ancora, se alcuno di questa arte avesse alcuno pegno nelle mani di rectori, camerlingo o sindichi d'essa arte, sieno tenuti e debbano ricoglierlo fra quindici dì poi che gli fia tolto, e se fra li detti XV dì non l'avrà ricolto, sia licito al sindico o camerlingo della detta arte inpegnare il decto pegno e vendere a cui vorranno, e per la decta vendita niente li possa essere detto o aposto contra i detti rectori, camerlingo e sindico; e·lle predette cose si stendano alle pegnora passate e che verranno.

3.2 Imporre d'autorità (una pena o una condizione).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 208.3: Et anche [temi] e abbi in reverenzia lo benefattore; perciò che, secondo che e' medesmo dice: bene è apposto quel benefizio du' temono e amano color che ricievono.

[2] Stat. pis., 1321, cap. 88, pag. 271.9: Et se pena quine non fusse aposta, tollerò a lui tanto quanto a me parà, specta la qualità del facto et de la persona.

[3] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 47, pag. 153.53: Et di queste cose sia creduto al saramento, overo alla scriptura del suo quaderno con saramento, cioè di colui che avesse lo pegno mobile, et avesselo tenuto mese VI o piò, et termino non vi fusse apposto quando s'impignoe.

[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Aconzio, pag. 193.34: Gli altri amanti colle spade in mano hanno rapite le piacenti donne. Sarà dunque a me biasimo la lettera, la quale sia scritta saviamente? Dio voglia ch'io ti possa apporre più legami; acciocchè per alcuno modo tu non sia libera dalla fede tua.

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 130.5: E però che Ludio appo loro sì era appellato Giucolare, si è apposto nome di Giucolare a colui che giuoca nella scena.

[6] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 12, pag. 707.26: Adiungemo che nessuno potestà o officiale d'alcuna terra faccia magiore condempnacione in ingano delle appellacione, che 'l no appona alcuna condictione oltra la debita contempnacione o del pagamento d'essa condempnacione, per la quale l'appellante, oltra la debita condempnatione, sia aggravato...

[7] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 51.9: E fu tanto el botino della sarmaria del chanpo de' Fiorentini la quale ghuadagniò el nostro magnianimo chanpo, che tuti furo richi, che le taglie ch'aposeno a' prigioni che furo più di IIII milia.

[8] Stat. venez., 1366, cap. 130, pag. 60.34: Preso fo in Conseio di XL, che aprovò lo conseio di Provededori, sia concedudo gratiosamente ali artefici che faxe e vende le colce, che così co' li non à possudo segondo l'ordene vendre algun [panno] oltra grossi VI per braço, così diga ch'elli no possa vendere a grossi VII oltra lo braçço, sotto la pena e le condicion contente et aponude per grossi VI.

[9] Cantare di Lasancis, a. 1375 (tosc.), st. 5.5, pag. 22: «Se vostra possa Isotta non socorre / ell'è già sentençiata a morte vile: / che·llo re Marcho sì l'à fatto aporre / [...] / [...] / deh, soccorrete lei, per vostro onore!»

[10] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 2 Par 10, vol. 4, pag. 194.4: 11. Il mio padre v'impose grave giogo, e io vi apponerò maggiore giogo...

4 Sostenere una tesi contraria, obiettare.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 161.9: Et s'alcuno m'aponesse che Tullio dice contra ciò che esso medesimo avea detto in adietro, cioè che le generazioni e le qualitadi sono tre, deliberativo, dimostrativo e iudiciale, et or dice che sono cinque, cioè onesto, mirabile, vile, dubitoso et oscuro, io risponderei che lle primiere tre sono qualitadi substanziali sìe incarnate alla causa che non si possono variare.

[2] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c.·1.85, pag. 13: Sì era il suo dir vero, che apporre / nè contro andarvi io non arei potuto, / nè dal piacer di lei potuto torre / in ciò, ancor ch'io avessi saputo.

[3] Stat. sen., 1343 (2), L. 2, pag. 107.39: Da la sentenzia overo comandamento de' consoli overo del loro camarlengho overo del notaio che sia diffinitivo de la questione, non si possa appellare overo diciarsi gravato ad alcuno officiale del Comune di Siena overo ad altro giudice nè di nullità apponare o vero per alcuno modo contra diciare et se si facesse contra non vaglia et non tengha essa ragione.

[4] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 2, pag. 17.4: Alla quale risposta non sappiendo apporre il padre e' parenti, lasciórollo in pace.

[5] Stat. fior., 1338/70, cap. 51, pag. 310.9: Proveduto et ordinato è ch'e' detti rettori e consoli nelle quistioni civili possano procedere, cognoscere, diffinire e terminare per loro medesimi, summariamente e di piano, e sança strepito e figura di giudicio, secondo la forma de' detti statuti, per utilità e bene delle parti che piatiranno dinançi da·lloro, e fare e dare sentençie, alle quali sentençe non si possa apporre in niuno modo o appellare, o apporre di nullità, se non come si potesse apporre, appellare o di nullità apporre secondo la forma delli statuti del comune di Firençe, pena di libre X fiorini piccoli a chi contrafacesse e quante volte.

[6] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 82, pag. 74.5: Perchè chi llegge alchuna volta potrebbe aporre diciendo questa reghola nonn essere a punto, dicho che rade volte tj schadrà volere sapere ongnj rotto di d., e questo è perchè noj faciamo l'anno sia 360 dì ed e' sia 365...

[7] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 118.26: Lo lunedì di Pasqua, a dì 6 d'aprile, lo inperadore si partì da sSallorenzo chon sua giente et andonne a tTivoli, fuori di Roma 16 miglia, et quivi stette 3 dì per sapere se niuno volesse apporre nulla che llui non fussi vero inperadore, poi, stato quivi, il decto inperadore si partì et fe' la via di Perugia e lli Perugini no' llo lasciaro entrare...

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 49, pag. 114.9: Bella e nuova allegazione fece Ribi, e ragionevolmente da non potervi apporre; però che quanto più dicea il cavaliero, quella cera essere di piccolo peso, tanto era la colpa di Ribi minore, e più allegava per lui.

4.1 Opporre; assumere una posizione polemica, opporsi.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 47.18: ma impertanto che sopra ciò non dia alcuno ostaculo, nè alcuno impedimento appongha: nientemeno essa medesma lege osservata contra coloro, e' quali non ànno signori principali.

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 54, pag. 158.53: Et questa cassatura del suprascripto bando non si possa nè debbia fare in prejudicio d'alcuna persona che apposto o contradicto avesse al suprascripto bando, et mostrato la sua ragione sopra lo decto bando segondo la forma del Breve de la suprascripta Villa...

[3] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 364, pag. 379, col. 1: Quistu sermone fornito, / Massentio fo jorditu / et non potea respondere, / no tantu che apponere.

[4] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 42, Rubrica, pag. 228.17: Che dalle sentenze de' Consoli non si possa appellare, e della pena [di] chi apponesse alli Statuti.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 5, vol. 2, pag. 18.8: Ma poi il suo successore messer Benedetto Guatani detto di sopra, il quale fu poi papa Bonifazio, si dice, e fu vero, il fece prendere a la montagna di Santo Angiolo in Puglia di sopra a Bestia, ove s'era ridotto a ffare penitenzia, e chi dice ne voleva ire in Ischiavonia, e privatamente nella rocca di Fummone in Campagna il fece tenere in cortese pregione, acciò che llui vivendo non si potesse apporre alla sua lezione...

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 12.73, pag. 123: Ché noi veggiam che quando un'opra è scema, / che sia quanto vuol bella, l'occhio corre / pur al difetto che la mostra strema. / Ma quando è sí compiuta, che apporre / non vi si può, allora si vagheggia / e qual cerca vederla e qual riporre».

4.2 Concordare su una posizione, attenersi.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 86.6: 103. Amor, che a nullo amato ecc. Cioè, che amore ha cotal virtù, ch'elli non si risparmia nullo che sia amato, ch'elli non li colpisca il petto del suo strale: a questa lettera molti appongono, e più prendono argomento da l'effetto, che dall'affetto.

5 Esporre; raccontare.

[1] A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.), 338, pag. 34: A vespro boce per la terra corre, / com'a la gente diletta d'aporre, / ch'un fante de' prior' di su la torre / avía veduto / il fiume d'Arno sí forte cresciuto / ch'era magior che quel ch'era venuto...

5.1 [Dir.] Dichiarare (a un'autorità).

[1] Stat. pis., 1321, cap. 127, pag. 319.2: Se del mercato lo quale io farò, discordia fie, la verità quinde dirò, se da loro dimandato sarò; e falsità u bugia studiosamente quine non aporò.

[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 24, pag. 116.20: Poi questi medesimi che fatto avieno questo furto andaro a la Signoria e apposero che questo prestatore avea furate le dette cose...

5.1.1 [Dir.] Fras. Avere per (non) apposto: considerare dichiarato (o meno) in sede ufficiale.

[1] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 2, par. 33, vol. 1, pag. 358.3: Siano tenute tucte egl notarie e arte de notaria adoperante en la citade, contado e destrecto de Peroscia e anche mò egl notarie del castello de la Pieve e de la citade de Nocea e del castello de Gualdo en gle strumente egl quagle scriveronno aponere promessione de confessione fare denante dagl giudece de la citade de Peroscia; e se no 'l ci aporronno, per aposto sia avuto, se no expressamente el contrario sirà convenuto per gle contraente.

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. V, cap. 8, pag. 688.23: e che tutte quelle cose, le quale fosseno opposite o chi fissenno opposte contra lo instrumento, le quale pertinesseno a mandati o a legitimatione de mandati o contra le dicte auctorità, no fiano admesse, ma fiano refutate e reiecte tutte; salvo se quello chi oppone specialmente no giurasse corporalmente in anima sua che 'l non propone quelle per animo de calumpnia e poscia debia fir provato e determinato fra tri dì doppo l'appositione, altramente fiano avute per non apposte.

6 Sost. Intuizione casuale.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 300.18: Per quello che detto sia, non è però da 'ntendere che 'l diavolo abbia scienzia delle cose casuali. E se alcuna volta gli venisse predetta alcuna di quelle, non sarebbe però che n'avesse scienzia, ma sarebbe per uno apporre e per abbattimento, come potrebbe ancora intervenire all'uomo.

[u.r. 05.02.2018]