APPOSTA avv.

0.1 a posta, apposta, a pposta.

0.2 Da posta 2.

0.3 Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.); Doc. pist., 1337-42.

0.5 Locuz. e fras. apposta di 2.

0.7 1 Con precisa intenzione, deliberatamente. 2 Locuz. prep. Apposta di: secondo il volere di.

0.8 Fabio Romanini 02.08.1999.

1 Con precisa intenzione, deliberatamente.

[1] Doc. pist., 1337-42, pag. 133.29: E de dare, vj d[i] [gennaio], che diedi a' berovieri che sostenneno Francescho a posta [...] e s. j ebe il notaio, e s. j diedi a Lapo del Ghione [...]: in tutto s. xij pi..

2 Locuz. prep. Apposta di: secondo il volere di.

[1] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 17, pag. 102.18: Ancora simigliantemente, per assempro della detta temenza, qui d'alcuno altro di Puglia, nominato Icaro, figliuolo di Dedalo, a ricordamento si toglie, il quale essendo col padre nell'isola di Creta apposta del buon re Minos e non possendosi partire, essendo dal detto re col detto Dedalo per sua eccellenza d'ingegno costretto, sanza arbitrio di partirsi da lui, cioè dell'isola, così eran tenuti.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 70, pag. 164.43: E la buona donna disse: perchè ti diletti tu di fare i fatti altrui? Per tutto questo ella no 'l potè rimuoverle del suo proponimento, e uccisesi colle sue mani, ma non sanza ragione, perocchè colui, che de' morire apposta del nimico suo, ivi a tre, o quattro dì fa il fatto altrui, se vive.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 137, vol. 3, pag. 274.28: I Pisani parendo a lloro che lla detta richiesta fosse opera disimulata aposta de' Fiorentini, la quale nel vero non era, ma come che fosse, a lloro ne parea avere mal partito a mano a recarsi il re Ruberto incontro...

[4] Gesta Florentin. (ed. Hartwig), XIV pm. (fior.), pag. 278.25: E del mese di gennaio proximo li detti XXXVI recaro in Firenze per pace li Guelfi e li Ghibellini, avegna che poco durasse, ché lo die della prossima pasqua di resuressio a posta de' Guelfi lo conte Guido Guerra con III.C chavalieri avuti da' Re Karlo di Puglia in Firenze venne, per la cui tema li Ghibellini la notte dinanzi uscirono della terra.

[5] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 19, pag. 158.16: Anche il dì di san Giovanni fecie disfare i frati del Tempio e questo fecie i· re Filippo, perché gli erano istati contro insieme chol papa Bonifazio. E fu arso il maestro di questi frati in Parigi a pposta del re e fello fare questo papa Chimento.

[u.r. 04.09.2019]