0.1 apostà , apostadi, apostando, apostare, aposti, apostò, apostoe, appostando, appostandogli, appostarà , appostare, appostasse, appostata, appostate, appostato, appostò.
0.2 Lat. volg. *appositare (DELI 2 s.v. appostare).
0.3 Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.): 1.
0.4 In testi tosc.: Poes. an. pis., XIII ex. (3); Doc. prat., 1305; Dante, Convivio, 1304-7; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Ingiurie lucch., 1330-84, [1337].
In testi sett.: Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.).
0.7 1 Nascondersi per tendere un agguato (anche pron.). 1.1 Tendere un agguato a qualcuno. 1.2 Prendere di mira, spiare. 1.3 Attendere l'occasione.
0.8 Fabio Romanini 02.08.1999.
1 Nascondersi per tendere un agguato (anche pron.).
[1] Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.), 272, pag. 165, col. 1: Rainald se caçà in una tana, / et entro la tana se apostà .
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 3, pag. 598.29: E senza troppo indugio darvi, avendo tra sé ordinato quello che a fare avessero, la seguente mattina appostato quando Calandrino di casa uscisse, non essendo egli guari andato, gli si fece incontro Nello e disse: «Buondì, Calandrino».
1.1 Tendere un agguato a qualcuno.
[1] Doc. prat., 1305, pag. 460.19: Anche tolse a Manetto f. di Nuto che sta dallo spidale da Bisenço IJ bigongie piene d'uve e rritrovolle in casa sua e rriebbele. Ed apostò Bono che sta in po(r)ta Tieçi allato alla po(r)ta p(er) farlo pilliare. Anche apostò Alb(er)tino che sta dallo spidale del Dolce. Anche apostoe l'uomo che fue morto a Meççana.
[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 232, vol. 2, pag. 331.15: Anco, statuimo et ordiniamo che qualunque farà alcuno tradimento o vero fare farà o vero trattarà, per sè o vero con altrui in trádere o vero appostare contra alcuna comunanza o vero singulare persona, sia punito et condannato in V .C libre di denari al comune di Siena...
[3] Ingiurie lucch., 1330-84, 28 [1337], pag. 24.8: Soçço tradictore chi vay appostando l'omini de nocte, cho mi se' stato doe nocte intorno ala casa mia p(er) pigliaremi ché no· mi pigli avalle che io sono dinanci al'uso toy?
[4] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 1 Mc 5, vol. 8, pag. 425.14: 4. E ricordossi della malizia de' figliuoli di Bean, i quali erano al popolo suo scandalo e lacciuolo, appostandogli nella via.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 11, pag. 136.31: E ancora mi si volgeranno dubbii per la mente che la vostra vita, a me molto da tener cara, non sia con insidie appostata dagli occulti nemici per la mia assenza.
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 9, pag. 255.6: E diceva ch'egli aveva agguatato e appostato il punto per assalire il Comune...
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII. 1, pag. 508.15: Tornato Guasparuolo da Genova, di presente Gulfardo, avendo appostato che insieme con la moglie era, se n'andò a lui...
[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 91, pag. 209.10: Avea appostato il Minonna nella vigna di questo Giogo certi peschi carichi di bonissime pesche...
1.2.1 Fig. Tentare di scoprire.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 1, pag. 65.16: Lo terzo senso si chiama morale, e questo è quello che li lettori deono intentamente andare apostando per le scritture ad utilitade di loro e di loro discenti: sì come apostare si può nello Evangelio, quando Cristo salio lo monte per transfigurarsi, che delli dodici Apostoli menò seco li tre...
[1] Poes. an. pis., XIII ex. (3), 124, pag. 1351: ed apostando il die ch'ell'era a ·lletto / con quel bambol al petto, / andò e sì uccise quel fanciullo; / non se n'avide nullo / ché nella folle [...] et vïa fuggia.
[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7. docum. 8.47, vol. 3, pag. 94: Abbia doppi gli arnesi, / più begli in pian' paesi / e di vista minore / per li dubbi trai fuore. / E coninciar procuri / denançi ai non securi, / per certi ch'appostando / vanno e ciò ch'ài tastando.
[3] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 321-30, pag. 97.10: e avanti che a dormir si ritornassono, conveniva che o morta o presa [[scil. la zanzara]] la presentassero davanti a colei che lei diceva in suo dispetto andar sufolando e appostando di guastarle il suo bel viso amoroso.
[u.r. 05.02.2018]