APPOTERE v.

0.1 appolesse, appoteva.

0.2 Etimo incerto: da potere 1?

0.3 Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.): 1.

0.4 In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Avere la possibilità di nuocere, minacciare.

0.8 Fabio Romanini 02.08.1999.

1 Avere la possibilità di nuocere, minacciare.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 315, pag. 69: Poy dixe ad quilli cunti: «In bona fe de Dio, / Danunca questa gente avesse lo corpo mio, / De Roma non curara che me appolesse rio! / May non amay tanto l'Aquila quanto mo l'amo io».

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 16, pag. 140.27: Daco la voita per entrare la foce de Tevere. A quanto pericolo passao in quella entrata! Ora ne veo la galea per lo fiume, credennose essere salvi, puoi che l'ira dello mare non li appoteva, puoi che la foce era passata. Ma non ǵo coś. Quanno lo legno fu in mieso dello canale dello Tevere, nello luoco che iace fra Uostia e Puorto, lo legno staieva, non se moveva. Là iace uno malo passo.

[u.r. 05.02.2018]