APPREGIARE v.

0.1 appregia, appregiando, appregiare, appregiassero, appregio, apregia, apregiare, apregiasse.

0.2 Da pregio.

0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

0.7 1 Giudicare positivamente; gradire. 2 Giudicare di uguale pregio o valore, paragonare.

0.8 Fabio Romanini 02.08.1999.

1 Giudicare positivamente; gradire.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 190.10, pag. 382: Sì non dea nessun don, che guari vaglia, / A null'amante, tanto l'apregiasse: / Doni borsa, guanciale o tovaglia, / O cinturetta che poco costasse, / Covricef[f]o o aguglier di bella taglia, / O gumitol di fil, s'egli 'l degnasse».

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 19, vol. 2, pag. 302.12: Dico in prima, che Dio singolarmente ama di essere lodato, e ringraziato. E questo si mostra in ciò, che, riprovando, o poco appregiando gli altri servizi, e sagrifizi, dice nel Salmo: Sagrifica a Dio lo sagrificio della lode etc..

[3] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 65, pag. 79.4: Nasce della vanagloria un altro vizio, che ha nome comtemptio; che non è altro a dire, se non come none appregiare niuna persona.

[4] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), son. 56.5, pag. 324: no fu cità là dove fese stanzia / tanta superbia quant'è in Vinesia, / che l'altru' seno e forza non apregia, / e ·l fa per sua danari o per infanzia, / qual è compresa di tanta ignoranza / che crede tramutar Jenu' in Spezia.

[5] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 25, vol. 5, pag. 734.19: 15. L'uomo di buona aere e paziente appacifica l'ira e il mal talento del principe e d'altro uomo; e quello che piacevolmente risponde e apregia chi gli ha misfatto rimette in pace colui inverso cui ello è adirato.

2 Giudicare di uguale pregio o valore, paragonare.

[1] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 53, pag. 40.19: Seconda mainera falconi sono lanieri, che 'l primo anno pillia la pernice, e per aventura l'à da natura, e 'l terzo anno pilliano topi; e così vanno peggiorando insino alla morte. Questi puote l'uomo apregiare a quelli che vanno a l'oste per rubare e per mangiare.

[u.r. 20.02.2008]