APPROPIATO agg.

0.1 appropiati, apropïato.

0.2 V. appropiare.

0.3 Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.); Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Simile (anche con funzione avv.).

0.8 Fabio Romanini 03.11.1999.

1 Simile (anche con funzione avv.).

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 299.6, pag. 122: Volete voi di mia donna contezza / più propiamente ch'i' non v'ho parlato? / Sovra le stelle passa la su' altezza / fin a quel cielo ch' Empirio è chiamato, / e 'nfin a dDio risplende sua chiarezza / com' a nostr' occhi 'l sole apropïato, / l'amorosa Madonna Intelligenza / che fa nell'alma la sua residenza / che co' la sua bieltà m'ha 'nnamorato.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 71, pag. 157.16: Li Viniziani sono appropiati a' porci, e sono chiamati Viniziani porci, e veramente egli hanno la natura del porco...

[u.r. 20.02.2008]