0.1 appropiata, appropiati, appropiato, appropriata, appropriate, appropriato, apropiata, apropiate, apropiato, apropriata, apropriate, apropriati, apropriato.
0.2 V. appropriare.
0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Riferito a una persona o entità, proprio di qno o qsa; tipico, peculiare. 1.1 Riferito a se stesso. 2 Adatto, conveniente.
0.8 Fabio Romanini 03.11.1999.
1 Riferito a una persona o entità, proprio di qno o qsa; tipico, peculiare.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 62.1: et fu urdinatu da li senaturi ke nullu homu in Ruma, oy apressu Ruma J milyu, non stacissi a guardari li ioki, in segi sedendu, a chò que la virilitati di lu stari a l'irta, appropriata a la rumana genti, fussi cannussuta da li foristeri ki erannu di pluy remissu animu.
[2] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 9, pag. 72.15: Sì siete stolti, che cominciaste per ispirito, e terminate in carne; che poniamo, che non ne seguiti opera carnale, l'amore è pur carnale, poichè vuole essere appropriato, e non comune.
[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 15, par. 4, pag. 84.2: Ché ggiassia che 'l constituore della leggie come chausa primiera e apropriata debba diterminare quali uomini quali ufici debbono excercer nella città, tuttavia la parte principante comanda e ddifende s'è mestiere l'esseghuzioni di quelli siccome dell'altre cose che alla legie apartenghono.
[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 88, col. 1.29: E allora diventa l' anima Serafino, il quale è interpretato ardente. Conciossia cosa adunque che il Cherubino al quale è appropriata la cognizione del pensiero, ordinatamente vada innanzi al Serafino, il quale è interpretato ardore d' amore...
[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 100.15: Maraviglyavase de la gran belleze de tutta la faze soa, la quale monstrava de dare tale blancore sengolaremente bello, a modo de uno cristallo de grande lustrore; in miezo delle ganghe era uno appropiato rossore a muodo de rose, che per nulla mutacione de tiempo perzò quillo vivo robicundo colore non se mutava, né se partea dalle maxelle, ma naturalemente pareanze sempre semele e fermo per onne staysone.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 34.21, pag. 121: O amore appropriato, bastardo, spurione, / privato de rascione dal Patre onnipotente...
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 172.18: Ma se nne piace usare principio e fare alcuno prologo, certo noi lo potemo bene, non per acquistare benivolenza ma per crescere quella che v'è. Et perciò in detto caso il nostro principio dee essere in parole apropiate a benivolenza.
[2] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 303.4: potrebbe sanare uno infermo, non súbito e sanza medicina (chè ciò sarebbe vero miracolo), ma con medicine appropriate, le quali egli sa meglio che niuno medico che sia al mondo...
[3] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 20.2: acciò ch'io non incorra in segno d'ingratitudine, scriverò alquanti consigli a conservatione de la nostra sanitade, apropriati alla nostra complexione, i quali sono raportati da savissimi autori di medicina.
[u.r. 20.02.2008]