0.1 appuçça, appuzza, appuzzando, appuzzano, appuzzare, appuzzato, appuzzò, apuzzano, apuzzare, apuzzarono, apuzzava.
0.2 Da puzzo.
0.3 Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).
0.7 1 Emanare un odore sgradevole, lo stesso che puzzare. 1.1 Infettare con un odore sgradevole, ammorbare.
0.8 Fabio Romanini 02.08.1999.
1 Emanare un odore sgradevole, lo stesso che puzzare.
[1] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 157.12: O signore Iddio, debbiaci iscampare da questa isola se a voi piace». E avendo così detto, inmantenente e' venne uno uom[o] di questa isola inverso loro el quale era vecchio e aveva la barba molto lunga, e nero e piloso a modo d'uno porco, e apuzzava molto forte.
1.1 Infettare con un odore sgradevole, ammorbare.
[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 44, pag. 45.11: Per cagione di vitiperare, in questo modo: «Questi spesse volte va per mezo 'l mercato ricciuto com'un drago, con una guardatura rabbiosa, con uno animo avelenato, di qua e di là guardandosi intorno se vedesse nessuno cui potesse col fiato appuzzare, o colla bocca mordere, o co' denti squarciare».
[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 223.34: Percotiamo con i ferri sopr'esse, e nel chinato lito ci assettiamo e grasse vivande mangiamo; ma subitamente l'Arpíe, de' monti, dinanzi ci sono, e con istridi isbattono le ale, rapiscono le vivande e col toccamento ogni cosa appuzzano.
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 84, vol. 3, pag. 487.2: E per lettere di nostri cittadini degni di fede ch'erano in que' paesi, ci ebbe come a Sibastia piovvono grandissima quantità di vermini grandi uno sommesso con VIII gambe, tutti neri e coduti, e vivi e morti, che apuzzarono tutta la contrada, e spaventevoli a vedere, e cui pugnevano, atosicavano come veleno.
[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 104, pag. 235.12: Ma io scrittore il posso dire di veduta, ch'ell'avevono appuzzato la camera con tutto l'albergo in forma che gli osti non vi voleano stare; e ben lo seppe Felice Ammannati che con tutto il puzzo ne fece di belle novelle, pigliandone con altrui gran diletto.
1.1.1 Fig. Infettare, corrompere.
[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 34, pag. 176.17: La siconda parte, la quale à Dio, si è amore, el quale amore fecie fare tutto el mondo e reggiare: contra a cquesta à el Lucifero hodio e invidia, per la quale tutto el mondo corrompe, e appuçça a mal fare, e questo significa la faccia rossa.
[2] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 125, pag. 263.3: Tutti questi mali e molti altri, de' quali Io non ti voglio piú dire per non appuzzare l'orecchie tue, seguitano per difetto de' gattivi pastori, che non correggono né puniscono e' difetti de' subditi e non si curano né sonno zelanti che l'ordine sia osservato, perché essi non sonno osservatori dell'ordine.
[u.r. 23.09.2006]