APRICO agg.

0.1 aprica, apriche, aprici, aprico.

0.2 Lat. apricus (LEI s.v. apricus).

0.3 Palladio volg., XIV pm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.); Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 All'aria aperta ed esposto al sole.

0.8 Fabio Romanini 07.09.1999.

1 All'aria aperta ed esposto al sole.

[1] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 15, pag. 148.15: Di questo mese si semina la ruta ne' luoghi aprici, cioè in lieto ed aperto: ed è contenta solamente che le si sparga della cenere.

[2] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis, I.51, pag. 183: Le sue parole e 'l ragionare antico / Scoverson quel che 'l viso mi celava; / E così n'assidemmo in loco aprico.

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 139.6, pag. 194: Quanto piú disïose l'ali spando / verso di voi, o dolce schiera amica, / tanto Fortuna con piú visco intrica / il mio volare, et gir mi face errando. / Il cor che mal suo grado a torno mando, / è con voi sempre in quella valle aprica, / ove 'l mar nostro piú la terra implica; / l'altrier da lui partimmi lagrimando.

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 303.6, pag. 377: Amor che meco al buon tempo ti stavi / fra queste rive, a' pensier' nostri amiche, / et per saldar le ragion' nostre antiche / meco et col fiume ragionando andavi; / fior', frondi, herbe, ombre, antri, onde, aure soavi, / valli chiuse, alti colli et piaggie apriche, / porto de l'amorose mie fatiche, / de le fortune mie tante, et sí gravi; / o vaghi habitator' de' verdi boschi, / o nimphe, et voi che 'l fresco herboso fondo / del liquido cristallo alberga et pasce...

[u.r. 05.02.2018]