APRITURA s.f.

0.1 apritura, apriture.

0.2 Da aprire.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376].

0.7 1 Atto dell'aprire. 1.1 Apertura; fessura. 2 Ferita.

0.8 Fabio Romanini 07.09.1999.

1 Atto dell'aprire.

[1] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 347.18: E non potendovi conoscere entrata né abitante, e avendo voglia di mangiare per lo cavalcare che fatto avea, assettòssi a tavola e cominciò a mangiare disiderosamente delli trovati cibi. E poco cibo ancora da lui preso, la porta del palagio tostamente fu aperta, l'apritura della quale fe grande risonare, siccome fossero tuoni nel detto luogo nati.

1.1 Apertura; fessura.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 16, pag. 240.8: Appo i Falisci parve che s'aprisse il cielo di grandissima apritura.

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 83.27: Questo giogante avea nome Pallanteo Brunocto, lo figliuolo d'Ulandro'. Et avea una fidita la cui apritura fu misurata IIIJ piedi e meçço, e della sua grandeça era XVIJ piedi e oltre.

[3] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 1, pag. 87.21: E mettendosi a cercare più adentro al diserto, ebbe trovata una bella spelonca chiusa con una lapida appiè d'uno bellissimo monte, lo quale era quasi tutto sasso; la qual pietra levando dalla bocca della spelonca per investigare quello che fosse dentro, secondo che è naturale disidero dell'uomo di voler sapere le cose occulte, entrando dentro trovò grande e spazioso luogo con una bellissima palma, la quale per una apritura del monte verso 'l cielo distendeva li suoi rami...

[4] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 6, pag. 48.3: perciocchè mi ricordo delle ferite del Signore mio, e mostramisi l' amore del suo cuore per l' apritura del suo lato...

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 12, par. 30, pag. 710.23: E per quelle apriture mettendo l'occhio, di vedere s'argomenta ciò che uno bianchissimo vestimento, al verde dimorante di sotto, gli nega, e ben conosce che il frutto di ciò c'ha veduto è riposto nelle parti nascose; il quale non altri che Giove reputa degno di possedere.

[6] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 84, pag. 341.3: Poi che eravate morto, perché voleste che 'l costato vi fusse aperto e gittasse tanta abbondantia di sangue? Et e' diceva: «Molte sono le cagioni, ma due principali te ne dirò. L' una, perché io volsi, ché per l'apritura del lato vi manifestai el secreto del cuore, però che più era dentro l' affetto, che io avevo all' uomo, che 'l corpo con l' atto di fuore non poteva mostrare.

2 Ferita.

[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 32, pag. 148.9: Onde dice s. Bernardo: Per l'apritura del costato si manifesta il segreto del cuore, e vedesi la benignità di Cristo.

[2] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 135, pag. 305.26: Anco l'ho scaldato, manifestandovi l'unigenito mio Figliuolo, per l'apriture del corpo suo, el fuoco della mia caritá, el quale era velato sotto questa cennere dell'umanitá vostra.

[u.r. 20.02.2008]