ARA (1) s.f.

1 Altare per offerte e sacrifici agli dei.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 91.6, pag. 595: Palemon, ch'era a questo dir presente, / come quel che da lui mai non partia, / fece apprestar tutto ciò immantanente / che a cotal mestier si convenia: / e sangue e latte nuovo e di bidente / gregge e d'armenti, quali a l'ara pia / si richiedea di così fatto iddio, / ad adempiere d'Arcita il disio.

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 111, pag. 221.19: Signore Dio io porrò stanotte uno baldirone di lana in l'ara; e tu manda tanta rugiada, che 'l baldirone sia tutto quanto acqua e l'ara rimanga tutta secca.

[3] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.134, pag. 44: Poi vidi el Savio, in cui senpiterna, / fare a' demoni sagrificio e ara / per questo Amor ch'ogni buono isquaderna.

[4] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 5, pag. 532.28: E sì ssi favoleggia che, volendo costei [[Efigenia]] essere sagrifichata, ch'ella fosse tolta furtivamente d'in sull'a[ra] e che in suo luogho vi fosse posta una cierbia vergine ed ella fu rapita e fu messa al tempio di Diana al fare sagrificio e sagrifichar d'altrui e ivi istette per lunghi tempi.

[5] Gl Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 11, parr. 27-44, pag. 165.29: 'Bellara', che significa "una villa cossì nominata", fi astiçata con queste due dictione, videlicet 'bella', che significa "una cosa bella", et 'ara', che significa "uno altare".

[6] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gs 13, vol. 2, pag. 454.7: [22] E Balaam, il quale era figliuolo di Beor, uccisono colle coltella i figliuoli d'Israel, che cantava adorando all'ara insieme fue morto cogli altri che furon morti da Moisè.

[u.r. 09.02.2018]