ARARE v.

0.1 ara, araba, arae, arai, aralo, aràn, arando, arandole, arandone, arandu, aranno, arano, arante, aranti, arao, arar, arare, ararla, araro, arasero, arassono, arassoro, arasti, arata, arate, arati, arato, arava, aravan, aravano, aravanu, are, arerà , arerae, arerai, arerei, ari, ariamo, arino, aro, arò, arrada, arrado, arrare, harrare.

0.2 Lat. arare (LEI s.v. arare).

0.3 Indovinello veronese, VIII/IX: 1 [19].

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiore, XIII u.q. (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Lett. sen., 1305; Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Doc. aret., 1335-39; Lett. volt., 1348-53.

In testi sett.: Indovinello veronese, VIII/IX; Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Doc. venez., 1253; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. arare la ripa 1.4; arare mal campo 1.5.

0.6 N È discusso negli studi il carattere volg. dell'Indovinello veronese, VIII/IX (cit. in 1), che fornisce la prima att.

0.7 1 [Agr.] Lavorare la terra solcandola e rivoltandola coll'aratro. 1.1 Sost. 1.2 Spianare (una strada). 1.3 [Per indicare operosità e fatica:] darsi da fare, affaticarsi nel lavoro. 1.4 [Per indicare spreco di fatica:] fras. Arare la ripa. 1.5 Fras. Arare mal campo: darsi da fare inutilmente. 1.6 [Metaf.:] giovarsi dell'aiuto di qno. 1.7 [Metaf.:] assumere il comando, guidare (un popolo, una tribù). 1.8 [Metaf. sessuale:] deflorare. 1.9 [Per adynaton]. 2 Estens. Percorrere (qsa) lasciando un segno. 2.1 Scandagliare (il fondale marino, il letto di un fiume) al fine di estrarre qsa dal fondo. 2.2 [Detto dell'ancora:] lo strisciare sul fondo del mare quando perde la presa. 2.3 Fig. Percorrere il foglio con la penna, scrivere. 2.4 Fig. [Detto della fronte, del corpo:] rigare (con graffi, oggetti taglienti, rughe). 2.5 Fig. [Detto del mare:] attraversare, navigare. 2.6 Fig. [Detto della carne:] abituare al sacrificio, affliggere con varie penitenze.

0.8 Rossella Mosti 08.02.2002.

1 [Agr.] Lavorare la terra solcandola e rivoltandola coll'aratro.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 269, pag. 609: [O]gnunca hom pò Deu molto ben acatar, / [[...]] / quili qe va al versor arar e semenar.

[2] Doc. venez., 1253, pag. 7.3: In lo casal o' che habita Çan Vinturol pecia J de terra da arar et parte de vigna...

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 7, pag. 306.3: Onde disse Salamone: per lo freddo non volse arare lo pigro; addunque mendichierà di state e non li serà dato.

[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 264, pag. 287: E mil paira de boi, ke lavorava a tempo, / K'aravan le soe terre per far nudrigamento.

[5] Cronica fior., XIII ex., pag. 137.26: Un'altra partita di giovani huomini fuorono presi e menati in servaggio, e tutto giorno fatto loro arare la terra come buoi.

[6] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. [128], pag. 57.13: Anco statuto e ordinato si è, che qualunque persona lavora apresso a terra d'alcuna persona, sia tenuto arare e mectere octo solchi per prodangna.

[7] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 2, 1-18, pag. 33, col. 2.8: Quei gloriosi. Qui aduxe per exempio [che quelli] che studia[ran]no in la presente Comedia se meravegliaraveno, sí cum fe' li compagni de Iasson quando lo videno arare la terra all'isola del Colco...

[8] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 137.5: lo mio padre non mi lasciò buoi che arassoro, nè bestie con lane, nè alcuni armenti...

[9] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 520.33: e se avenisse che egli avesse vittoria di loro, era mestieri che egli mettesse i detti buoi sotto il giogo e costringnerli ad arare coll'arato la terra nella quale erano ancora disiunti i detti buoi.

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 15.17: Que, commu in lu campu di Luciu Petiliu scrivanu, qui esti sutta Janiculu, arandu oy cavandu la terra, certi araturi oy çappaturi truvau duy cassi di preta...

[11] Doc. aret., 1335-39, pag. 158.29: E l'alogasgione face(m)mo s(er) Goro de s(er) Ranuccio (e) eo Bico p(er) noi e p(er) Bandinuccio filiuolo de Bandino da Milliare p(er) la quale p(ro)mette(m)mo d'arare. E l'alogasgione fone facta i(n) questa forma, che a me Bico dino dare uno staio de grano (e) al (detto) Bandinuccio uno altro staio de grano (e) al (detto) s(er) Goro uno staio (e) meço de panico.

[12] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 59.2: [6] Que pù? Che quaranta agni hi scanpò e vivèn in quel deserto guasto chi no portava fruito, sençça çonçe' bo' né aràn né semenàn...

[13] Lett. volt., 1348-53, pag. 186.9: di che forte ci meravigliamo, però che non che di vie, ma poco c'intendiamo di fare arare campi e meno ce ne 'mpacciamo...

[14] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 289.2: aro, aras, aravi, aratum, per arare.

[15] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1138, pag. 264: Erano tre faccende in quilli tempi ad fare, / Et tucte necessarie, che non se poteano innutiare: / De vennegnare le vigne, pistare et recare, / Sflorare la soffrana, arare et sementare.

[16] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 26, pag. 394.5: cossì como insieme [[Ulisse e Diomede]] usaron le loro oculte arte, cossì vanno insieme a la vendetta como fanno li bovi quando arano, che fanno el solco lo qual se chiama «lira»...

[17] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 81.14: Anche più, ché oie in questi dìe vao lo aratore e ara lo campo, e aranno trova teste, gamme, vraccia e ossa assai.

[18] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 65.27: De poy che appe arata la terra Iasone lassao li buoy a quillo campo...

- [In contesto fig.].

[19] Indovinello veronese, VIII/IX, 2, pag. 13: Se pareba boves, / alba pratalia araba et / albo versorio teneba et / negro semen seminaba.

- [Prov.].

[20] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 191, pag. 35: Se boy arare apprendere, 'pprindi da chi bene ara, / Ka pocki sapii trovase ke da li folli 'mpara.

- [Prov.].

[21] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 82, pag. 93.10: Dal maiore boe dee inprendere ad arare lo minore.

- Fig.

[22] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 94.12: O scienza mia, perché ricorri all'arte magiche? La matera dentro si dé arare col mio carro. || Con errata trad. o fraintendimento dell'originale: cfr. Ov., Ars. am., II, 425-26: «Docta, quid ad magicas, Erato, deverteris artes? / Interior curru meta terenda meo est».

[23] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Os 10, vol. 8, pag. 150.18: [13] Voi avete arato la malvagitade, e mieteste la empietade, e manucaste le biade di bugia; però che ti se' confidato nelle tue vie, nella tua moltitudine delli tuoi forti.

1.1 Sost.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 5, pag. 288.2: Chi dirà di Quinzio Cincinnato, fatto dittatore e tolto dallo aratro, dopo lo tempo dell'officio, spontaneamente quello rifiutando, allo arare essere ritornato?

1.2 Spianare (una strada).

[1] Lett. sen., 1305, pag. 76.9: E voremo che n'aveste divisato a quante istaiole di terra puoe bene esare la tera che Ghame coie a mità di nostro, e s'egli à da la via in suso 've noi avemo la tera dal priore de la chalonacha, 've tue, Pepo, faciesti arare la via, ch'era in mezo da la tera del priore a la nostra.

[2] Lett. volt., 1348-53, pag. 186.7: la quale [[lettera]] contava alcuna novità che doveva essere facta di certa via ch'è fra Berignone e Casoli, la quale si dice che avemo facta arare...

1.2.1 [Rif. al suolo di una città:] passare l'aratro sulle rovine; spianare. Arare e seminare a sale / di sale / il sale.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 103.17: Ancora in quest'anno il predecto Imperadore, per força, in Lombardia prese la nobile città di Melano, et rapianò le mura e tucte le forteççe della terra; et per ricordança che l'aveano ingiuriato al venire del suo coronare, sì arò con buoi con giogho le mastre rughe e le piaççe della città, e poi la seminò a sale.

[2] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 8.3: Nel MCLXII fu disfatta Melana per lo predetto Imperadore, et tutta messa ad piano, et le mura, e' fossi. Fecela arare, et seminare di sale, et fu del mese di Marzo.

[3] Poes. an. fior., p. 1315, 99, pag. 966: di lor, per certo, non s'avrà mercede, / ché fier venduti e spersi di Toscana, / e Pisa farò piana / ararlae seminarvi sale e spine.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 2, cap. 10, vol. 1, pag. 76.14: La detta città d'Aurelia fu anche distrutta per lo detto Totile, e fecela araree seminare di sale, e d'allora innanzi fu chiamata Arezzo, cioè città arata.

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 9.6, pag. 208: Aurelia dico a la città d'Arezzo, / perch'era anticamente così detta. / Ver è che questa mutò nome e vezzo, / quando la prese Totila, che poi / arar la fece tutta a pezzo a pezzo.

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 30, S. Giuliano, vol. 1, pag. 285.23: A queste cose disse Giuliano molto adirato: "Quando io m'avrò sottomessa la Persida, io disfarò questa città e farolla arare e seminare a sale, acciò che maggiormente sia nominata terra di fiere che terra di uomini".

[7] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 26, vol. 7, pag. 134.17: [18] questo dice lo Signore delli esèrciti: Sion sarà arata come lo campo, e Ierusalem sarà quasi come uno monte di pietre...

1.3 [Per indicare operosità e fatica:] darsi da fare, affaticarsi nel lavoro.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 30.80, pag. 79: e legger stimo arar più ch'embolare, / astenere in mangiare / più che sovente el ventre molto empiere, / e castità tenere / più ch'avoltrare, e ovrar che star nel banco.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.208, pag. 160: che, sapi ben, monto mar festa / chi fa ovra desonesta: / men mar serea aver arao / in dì de festa, ca ballao.

[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 6, pag. 390.2: Or dee l'uomo tutto dì arare, e del frutto non godere? No certo: frutto del laborioso matrimonio è la santa verginità...

1.4 [Per indicare spreco di fatica:] fras. Arare la ripa.

[1] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 17, pag. 19.14: - Signore cavalieri - disse Breus - , or me dite, se Dio vi salvi, che cortesia volete voi ch'io vo faccia? - - Quando voi medesmo lo connoscete - ciò disse lo cavalieri - , che voi non amaste unqua cortesia fare, perché vo parlerei io di cortesia? Ciò serebe anna perduta, e farei bene tutto dirittamente come quelli che ara la ripa...

1.5 Fras. Arare mal campo: darsi da fare inutilmente.

[1] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 102, pag. 492: Or non tener sua via, / Se vuo' da llu' campare; / E se non, mal camp'are, / Che biado non vi grana, / Anzi perde la grana / Chiunque la vi getta.

1.6 [Metaf.:] giovarsi dell'aiuto di qno.

[1] Gl Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gdc 14, vol. 2, pag. 598.12: [18] Il quale [[Sansone]] sì disse loro: se voi non aveste arato colla vitella mia, cioè se voi non foste aiutati colla moglie mia, voi non avreste sciolta nè saputa dire la proposizione e il detto mio.

1.7 [Metaf.:] assumere il comando, guidare (un popolo, una tribù).

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Os 10, vol. 8, pag. 150.11: [11] Efraim sì è vitella ammaestrata di amare la tritatura, e io passai sopra la bellezza del suo collo; io salirò sopra Efraim, Giuda arerà e Iacob romperà li solchi.

1.8 [Metaf. sessuale:] deflorare.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 65.13, pag. 132: Ma queste giovanette damigelle, / Cu' la lor terra nonn- è stata arata, / Ti crederanno ben cotà' novelle».

1.9 [Per adynaton].

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 2, par. 9, pag. 67.12: E di ciò ti rendi sicura, che prima la terra porterà le stelle, e il cielo arato da' buoi producerà le mature biade, che Panfilo sia d'altra donna che tuo.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 36, pag. 89.4: Che fai, mosca?» e quella dice: «Ariamo».

2 Estens. Percorrere (qsa) lasciando un segno.

2.1 Scandagliare (il fondale marino, il letto di un fiume) al fine di estrarre qsa dal fondo.

[1] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 14, pag. 252.22: molt'altri, la loro libertà vendendo, cercano di divenire ricchi. E così molti il profondo del mare con uncini piscatorii arano e i letti de' fiumi, e trapassano, cavando, le parti intrinseche della terra per tirare fuori i preziosi pericoli dalla natura nascosti.

2.2 [Detto dell'ancora:] lo strisciare sul fondo del mare quando perde la presa.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 90, pag. 706.22: Ora avvien talvolta che, non trovando l'ancora fondo da potersi agrappare e il vento movendo la nave, questa ancora seguendola, ara il fondo tanto, che per ventura ella truova o scoglio o altro dove ella s'appiglia...

2.3 Fig. Percorrere il foglio con la penna, scrivere.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 3, vol. 2, pag. 593.17: Avemo arato il foglio con lungo sermone di leve matera, ma fatto l'avemo per ricordo di quelli che dietro verranno, che no· voglino sapere le cose future, né porre speranza nelli indovinatori, però che solo Idio è il giudicatore delle giuste e inique battaglie.

2.4 Fig. [Detto della fronte, del corpo:] rigare (con graffi, oggetti taglienti, rughe).

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 316.1: Queste cose così commosse in casa di Latino, Aletto la crudele faccia e' furiosi membri si spoglia e trasformasi in vecchio viso, e la sozza fronte con crespe ara...

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 12, pag. 187.22: Né questo mi basterebbe, anzi con tagliente unghia il viso piaciuto agli occhi falsi arerei in molte parti, lasciando etterni segnali in quello delle mie vendette...

[3] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 506.16: ça vegnirà le rughe le qual te are lo corpo.

[4] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 3, pag. 82.13: e tutto il volto si venne arando con lanciuole e con ferruzzi...

2.5 Fig. [Detto del mare:] attraversare, navigare.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 184.32: l'ampia pianura del mare ti conviene arare e cercare lunghi esilii...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 19.13: alcuno si siede in una navicella, e mena i remi ove nuovamente avea arato...

2.6 Fig. [Detto della carne:] abituare al sacrificio, affliggere con varie penitenze.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 33, pag. 215.8: In del secondo modo si mostra ratione suffocationis. Questi desiderij, quando la carne non s'ara et non si doma, multiplicano in tanto che non permetteno nascere alcuno buon seme in dell'anima.

[u.r. 22.08.2022]