ARATO agg./s.m.

0.1 arata, arati, arato.

0.2 V. arare.

0.3 Ranieri volg., XIII pm. (viterb.): 1.

0.4 In testi tosc.: Simintendi, a. 1333 (prat.); Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376].

In testi mediani e merid.: Ranieri volg., XIII pm. (viterb.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.6 N Doc. : cit. tutti i testi.

0.7 1 [Detto di terra:] atta o resa atta alla coltivazione, arativa. 1.1Città arata. 2 Sost. [In contesto metaf.:] ciò che è stato fatto.

0.8 Rossella Mosti 15.02.2002.

1 [Detto di terra:] atta o resa atta alla coltivazione, arativa.

[1] Ranieri volg., XIII pm. (viterb.), pag. 224.21: Voi, misser Guido co(m)mandate far carta di vendita a raçone di p(ropri)a a ser Raniari (e) ale sue redi in perpetuu d'una peça di t(er)ra arata posta in Renaiu in del lucu k'è dectu Carraia...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 8.23: Sempre era primavera, e' piacevoli zefiri colle tiepide aure miticavano i fiori sanza seme nati. Ancora la terra non arata menava le biade, e lo rinovato campo biancicava delle piene spighe.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 11, pag. 255.12: Di questo tempo seminiamo la senape. Ama terra arata; avvegnachè nasca in ogne terreno.

[4] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu modu..., pag. 573.17: Zò è ki lu cavalcaturi lu fazza tructari pir li arati campi soavimenti la matina per tempu...

1.1 Città arata.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 2, cap. 10, vol. 1, pag. 76.15: La detta città d'Aurelia fu anche distrutta per lo detto Totile, e fecela arare e seminare di sale, e d'allora innanzi fu chiamata Arezzo, cioè città arata.

2 Sost. [In contesto metaf.:] ciò che è stato fatto.

[1] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 59, pag. 241.12: persevera virilmente nel santo proponimento cominciato, ché sai che disse Cristo: «Non vi vollete indietro a mirare l'arato», però che la perseveranza è quella cosa che è coronata.

[u.r. 10.09.2008]