ARCADORE s.m.

1 [Milit.] Soldato armato di arco. [Generic.:] tiratore d'arco.

[1] Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.), 35, pag. 192: Li arcador ne vann'a tresco; / di paura sbaguttisco.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 15, pag. 22.20: Quanta utilitade i buoni arcadori nelle battaglie abbiano fatto, Cato nel libro dell'ammaestramento della cavalleria apertamente il mostra, e Claudio il quale abbiendo molti e veraci arcadori, e balestrieri il nemico col quale di forza iguale non era soperchiò... || Cfr. Veg., Mil., 1, 15: «Claudius pluribus iaculatoribus institutis atque perdoctis hostem [[...]] superavit».

[3] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2455, pag. 113: E tanti pedony e chavalieri, / Archadori e balestrieri, / Ch'el parea che tuto el mondo, / Tanto como el çira redondo, / Fosse per força e per arte / Asenblady in quella parte.

[4] Stat. fior., c. 1324, cap. 43, pag. 73.4: Acciò che la schiera de' pedoni da quinci innanzi vadano ordinatamente, proveduto ed ordinato è, che i balestrieri e arcadori de la Giustizia de tutti i sesti abbiano e avere debbiano una bandiera di colore bianco con croce rossa, e uno balestro e arco cusciti in quella insegna, la quale a uno di loro sia data e assegnata per messer lo Capitano di Firenze.

[5] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 29, pag. 64.21: Il buono arcadore dee più volte fedire, che fallire.

[6] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 539.15: Quella lo notricò teneramente, el quale poi divene molto prode e savio e il migliore arcadore che allora si trovasse...

[7] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 19.32: Lavina dice ad l'arceri che questa sagecta verso quella parte dove Enea passasse sagictasse. L'arcadore temendo sì dixe: "Madonna da li nemici ad nuy facta ène treva; questo far non se porea senza grande defecto.

[8] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 479.31: Vero [è] che·lla prima schiera di Manfredi, ch'era de' balestrieri e arcadori, permolti Franceschi e Provenzali caddono.

2 Fig. Imbroglione. || Cfr. arcare 3.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 219, pag. 568.28: Il mondo è pieno d'arcadori, li quali con diversi lacciuoli s'ingegnano d'uccellare, o di pescare a' ranocchi, non pensando mai, se non come possano trovare modi che tirino li denari a loro...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 18 rubr., pag. 45.8: Basso della Penna inganna certi Genovesi arcatori, e a un nuovo giuoco vince loro quello ch'egli avevano.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 18, pag. 47.4: e così provando or l'uno or l'altro dei Genovesi, non poterono tanto fare, che 'l Basso non vincesse loro lire cinquanta di bolognini con una fracida pera, onde gli arcatori furono arcati, come avete udito.

2.1 Fras. Arcadore di lingua, moglia: bugiardo. || Cfr. arciere 2.

[1] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 140, pag. 115.15: Mai non credere a niuno che 'ndovini, né a niuno che t'insegni malìe, né a niuno che ti consigli di fare archìma, però che tutti sono arcadoridi lingua e truffieri...

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 136.8: Come per l'aiere sona / enfin ora alcun segno mostrato, / anichillata fie suo gran corona / né mai più da persona / per figlio di Maria sarà chiamato; / fra tutti i cristïan' canonicato / per huomo ingrato - et arcatordi moglia, / ch'a tradimento spoglia / el mondo de sì dolce e nobil sito, / ch'era tutto per lei d'oro vestito.

[u.r. 10.09.2008]