ARCIERE s.m.

0.1 arceri, arcero, arçery, archiere, archieri, archiero, arcier, arcier', arciere, arcieri, arçieri, arciero, arçiery.

0.2 Fr. ant. archier.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Megliore degli Abati, XIII sm. (fior.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.).

In testi sett.: Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Dom. Scolari (ed. Follini), 1355 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.5 Locuz. e fras. arciere di lingua 2; arciere di moglia 2.

0.7 1 [Milit.] Soldato armato di arco. [Generic.:] tiratore d'arco. 1.1 [Per antonomasia:] il dio dell'Amore. 1.2 [Astr.] La costellazione del Sagittario. 2 Fras. Arciere di lingua, moglia: bugiardo.

0.8 Roberta Manetti 16.12.1999.

1 [Milit.] Soldato armato di arco. [Generic.:] tiratore d'arco.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 4.43, pag. 9.1: E 'l sagittario è desegnato parte omo e parte bestia, cum quattro piei, e tene l'arco e la saietta en mano, quasi a menaciare [[...]] e significarà arceri e balestrieri e tutte le sue similitudine.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 7, pag. 291.32: elli [[Scipione Africano]] non avrebbe giammai creduto aver vittoria, se nelle sue schiere dinanzi non fussero istati molti buoni arcieri ed arbalestrieri.

[3] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), son. 79.9, pag. 237: Ferò como lo bono arcero face: / face - fa de fedire in tale parte, / sparte - di ciò, u' non par badi, fede.

[4] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 111.1, pag. 346: Quando l'arciere avisa suo guardare, / fa·llo per ben colpir dirittamente, / poi, s'elli falla, nonn- è da laudare, / se 'l colpo nonn- ag[g]iunge veramente...

[5] Megliore degli Abati, XIII sm. (fior.), 1, pag. 375: Sì come il buono arciere a la bat[t]aglia, / che sa di guerra ben venire a porto, / che trag[g]e l'arco e mostra che gli caglia / di tal ferir che no gli sta conforto...

[6] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 38.8, pag. 545: E tu, che se' de l'amoroso regno / là onde di merzé nasce speranza, / riguarda se 'l mi' spirito ha pesanza: / ch'un prest'arcier di lui ha fatto segno / e tragge l'arco, che li tese Amore, / sì lietamente, che la sua persona / par che di gioco porti signoria.

[7] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 5, pag. 176.7: In questa dimora, uno arciere di Grecia li trasse una saetta, e ferillo ne l'occhio sinistro.

[8] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 159.25: L'altro ebbe nome Paris, il più bello di tutti; e non fue solamente il più bello di tutti i fratelli, ma il più bello e il più avenante a donne che nel suo tenpo fosse, avengnia che nnon fosse il più valentre d'arme; ma maravilgliosamente era presto e buono arciere.

[9] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 555, pag. 63: E quando el fo intro sua çente, / En via se messe de prexente, / Lu e tutty li soy chavalieri, / Arçieri, serventi et schudieri.

[10] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 19.29: Enea de zo niente sapea ma Lavina tucto de l'amor uno breve ad Enea scripse; per mandarelo modo non ze era, ma uno arciere lo quale demorava co lo patre, una sagecta in mani prese in de la quale questo breve pusse.

[11] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 147.3, pag. 105: Non vidistivu, madonna, l'altryery / la faça mïa tuta tramortita, / quando venne a guisa d'uno arçery / quel che vi presentò l'alma ferita, / e vuy sdegnandolo come guerery, / vi corse sopra per tôrvi la vita...

[12] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 12, pag. 404.8: Appresso vi è quelli che è arciere, e ben ritto trae. Quegli ragunati da una parte saettano in una tavola altissima posta...

[13] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 8, pag. 563.33: e disposto a fuggire quelli [[i dardi di Cupido]], prima alla cetera d'Orfeo, poi ad essere arciere mi diedi...

[14] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 78.1: E però lo archiero ançi saetterà tre saette o quattro che 'l balestriero una. E per questa guisa sono più dannosi.

[15] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 61, vol. 3, pag. 440.22: l'arcidiacono d'Unforte, cui era il detto castello, andò alla Roela, dov'era il conte d'Ervi colla sua oste per gente, per soccorrere il detto castello; onde il conte li diè gente assai a cavallo e arcieri inghilesi a piè, e cavalcaro tutta la notte...

[16] Dom. Scolari (ed. Follini), 1355 (perug.), par. 110.29, pag. 9: Dice Alexandro agli soi cavalieri: / No dubitate di neuna cosa, / Noi provederen bene a tal mestieri. / Gli porci e lor stridor ci terà in posa; / E gli stormenti e 'l romor e gli arcieri / Gli caciarà senza nulla riposa.

[17] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V. 2, pag. 346.18: Signor mio, se io ho bene in altro tempo, che io in queste vostre contrade usato sono, riguardato alla maniera la quale tenete nelle vostre battaglie, mi pare che più con arcieri che con altro quelle facciate...

[18] Poes. an. pis., XIV, 179, pag. 12: Certo s'i' ti vedessi aval difunto / i' mi terrei fuori d'un gran pensiero, / e ben sarebbe arciero / chi mi giugnesse come tu m'ha' giunto.

[19] Tristano Veneto, XIV, cap. 335, pag. 300.34: et vuol contar de Tristan como elo pasà in la Petita Bertagna per andar in la chorte delo re Hoel e da so fiola Isota dale Blanche Mane, la qual lo dovea guarir d'una plaga venenosa qu'elo havea in braço, la qual plaga li fese uno arcier, inperciò che Tristan havea alciso so pare, e puo' olcise Tristan lo arcier lo qual li havea firido.

[20] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 119.19: Lo numero de soa iente fu diciotto milia uomini da cavallo, non più, trenta milia arcieri da pede, considerati famigli, fanti, cuochi e tutta iente. Ène usanza de Englesi che onne famiglio della casa hao un arco. Quanno lassa sio offizio, usa l'arco e stao per arcieri.

1.1 [Per antonomasia:] il dio dell'Amore.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 3, ott. 20.5, pag. 334: Dentro tornaron li due scudieri, / poscia che videro Emilia partita; / e, stati alquanto con nuovi pensieri, / pria cominciò così a dire Arcita: / - Io non so che nel cor quel fiero arcieri / m'ha saettato, che mi to' la vita, / e sentomi fallire a poco a poco, / acceso, lasso! non so in che foco.

[2] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 29.23, pag. 285: Deh, quanto è pieno, per tuo legereza, / de doglia 'l spirto! Sequitando l'ale, / perduto è l'arco e 'l caval senza freno! / S'el venne men Sanson, David e Dido / su in quel diserto lido, / che me dovea guidar dietro all'arciero?

1.2 [Astr.] La costellazione del Sagittario.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 2, pag. 136.15: La VJ è nel omero mancho del archiero. E la VIJ è quella dinanzi di questa, ed è in capo del asta della saetta. E chiamansi queste due con la XXIJ in arabico anaam açahadir, che vuol dire 'istruççoli andanti'.

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 2, pag. 136.22: La VIIJ è la cardina cioè cilestra adoppiata che è nel occhio del archiero. E la VIIIJ è quella dinanzi delle tre che sono nel capo del archiero.

2 Fras. Arciere di lingua, moglia: bugiardo. || Cfr. arcadore 2.1.

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 66.5: La vostra ingrata e rusticata voglia, / la qual ora ver' noi s'è discoperta, / il mio sonetto manda a faccia aperta / per darvi pena, pestilentia e doglia, / aseni cancellieri, arcier' di moglia, / ch'a pena che 'l suo pane hom de voi merta, / recettator' de chi vi dona offerta, / che mal de fianchi e de gotte vi toglia!

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 67.3: Car signor mio, se vòi ben dominare, / convietti di zascuno esser cozzone, / arcier de lingua e mantegnir rasone, / la notte e 'l giorno pronto in ascoltare...

[u.r. 20.05.2010]