0.1 arduità .
0.2 Lat. arduitas, arduitatem (LEI s.v. arduitas).
0.3 Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, 1324-28 (bologn.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.8 Fabio Romanini 06.10.1999.
1 Asprezza, asperità di un luogo.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 32, 1-9, pag. 746, col. 1.12: L'arduità e l'aspreza del logo del quale ell'à a pertrattare, è tanta, che non se pò bene trattare per locuzione rittimica, nella quale per la soa conformità sí de sillabe come de rime aduxe alcun deletto allo oditore...
[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 39.2: 46. Noi divenimmo ec. Qui, seguendo il poema, tratta dell'arduità della montagna dove dovea salire...
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 20, 1-15, pag. 395, col. 1.11: Come si va. Qui vol mostrare l'arduità , per la strettezza, del so caminare...
[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 12.17: Qui responde alla seconda domanda, e dice - Questi non vidde mai l'utima sera; cioè, che Dante non era ancora morto, sì che non è dannato: e sogiugne di sotto Virgilio, ch'elli non è sotto la protezione di Minos; sì che se sono usciti dello Inferno, non sono perciò le leggi del Cielo guaste, nè quelle d'Inferno; ma che è ragione di tale andata liberarsi dal peccato: la quale libertà è molto cara in prima, che con arduità di vita s'aquisti, secondo ch'ella è cara, cioè che fa l'uomo beato.
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 4, proemio, pag. 47.22: Alla seconda cosa che tocca, che pone grande arduità e fatica, si è da sapere, che per quella elli intende la penitenzia, come è detto nel precedente Capitolo...
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 9, 94-105, pag. 163, col. 1.3: Era il secondo, çoè la graveça e difficultà della contrizione. Lo terço, çoè l'arduità come a l'autorità de satesfare un'overa.
[u.r. 09.02.2018]